Hakan Calhanoglu è stato decisivo nella vittoria dell’Inter contro il Salisburgo. Il turco è andato a calciare il rigore del 2-1, con freddezza glaciale, confermando i suoi numeri eccezionali dagli undici metri. Una rete, la seconda consecutiva, che suggella un momento di forma eccezionale per il turco. Tanto da suscitare una domanda: è tra i migliori centrocampisti al mondo oggi?
Questa provocazione, lanciata da La Gazzetta dello Sport, sembra essere tutt’altro che campata per aria. Calhanoglu è un giocatore fondamentale per l’Inter, con un’influenza sul gioco della squadra paragonabile a quella di pochi altri. Una grande intuizione di Simone Inzaghi che gli ha trovato un nuovo ruolo, dove sta brillando, dopo l’infortunio dello scorso anno di Marcelo Brozovic. Non tutti i mali vengono per nuocere.
Il turco è centrale nel gioco dei nerazzurri, la partita di ieri sera ne è stata solo l’ennesima prova. Gli si addice perfettamente il ruolo di Tuttocampista perché in campo fa letteralmente qualunque cosa. La rosea infatti ne parla così: “Calhanoglu lancia che è una bellezza, assiste che è una gioia, copre che è una sorpresa (o forse non più). E segna che è una costante”. La decisione di affidarsi a lui per i rigori sta pagando eccome, con 9 centri su 9 dagli 11 metri. Anche ieri glaciale contro il Salisburgo: sceglie un angolo, il portiere lo capisce ma non può mai arrivarci.
Inzaghi sa quanto è difficile farne a meno, la partita contro la Real Sociedad lo dimostra, allo stesso tempo sta pian piano crescendo la fiducia in Kristjan Asllani. Ieri entrato per un buon quarto d’ora con la gara sul 2-1 anche per far riposare il metronomo turco. L’albanese a centrocampo ha l’imbarazzo della scelta su chi prendere come esempio.
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