Calhanoglu si è già preso l’Inter: il turco non vuole fallire
La fiducia di Inzaghi può essere la chiave per far esplodere definitivamente l'ex MilanHakan Calhanoglu non poteva presentarsi meglio di così. Passato in estate dal Milan all’Inter, con sulle spalle i dubbi dei nuovi tifosi e le prese in giro di quelli vecchi (molto rapidi nel dimenticarne l’utilità nell’impresa accarezzata lo scorso anno), il turco ha risposto presente sul campo, fornendo all’esordio contro il Genoa una prestazione sontuosa, condita da un goal e un assist.
Ma oltre al contributo sotto porta, di Calhanoglu ha sorpreso il dinamismo, la voglia di mettersi in mostra e la sicurezza espressa in campo. L’accusa maggiore rivolta al centrocampista è sempre stata la discontinuità, oltre alla mancanza di personalità nei momenti clou. Eppure per inserirsi così in uno spogliatoio ricco di personalità ingombranti come quello nerazzurro, il carattere certo non deve mancargli. In punta di piedi, educatamente, si è già ritagliato il suo spazio da protagonista, raccogliendo la pesantissima eredità di Eriksen e interpretando il ruolo a modo suo: con meno classe, forse, ma con più dinamismo e intensità.
Pur essendo portato per l’ultimo passaggio ed il tiro in porta infatti, Hakan ha anche una speciale attitudine al sacrificio che, a differenza di molti pari ruolo, gli fa inseguire anche per decine di metri l’avversario per pressarlo e portargli via la palla. Senza però perdere lucidità negli ultimi 20 metri, dove può rivelarsi letale sia per i passaggi che per le stoccate da fuori, come già successo sabato sera. Un’arma polivalente quindi, proprio quello di cui ha bisogno l’ex allenatore della Lazio, alla ricerca del suo nuovo Luis Alberto.
I segnali sono molto promettenti e lo stesso Calhanoglu ha capito che questa è l’occasione della vita, la sua opportunità per consacrarsi definitivamente anche, perché no, a livello internazionale. L’età è dalla sua parte ed è proprio a 27-28 anni che spesso i calciatori raggiungono la pienezza atletica e psicologica per raggiungere grandi traguardi. Ora starà a lui colmare la sua unica vera lacuna, la continuità di rendimento, prendendosi sulle spalle l’Inter di Inzaghi. La fiducia del tecnico e la convinzione nei suoi mezzi saranno probabilmente la chiave per la sua stagione, quello che forse sinora gli è mancato. Essere conscio del proprio valore effettivo, può essere la scarica di adrenalina decisiva per la svolta positiva della sua carriera. Per ora, comunque, come inizio non c’è male.