Il primo è Steven Zhang, nominato ufficialmente presidente dell’Inter nel 2019, ma sbarcato nel mondo nerazzurro già nel 2016 con l’acquisto delle quote di maggioranza da parte di Suning. Una figura carismatica e innovativa, lontanissima dallo stile Moratti, ma legata al passato dall’amore nutrito sin dal primo giorno verso i colori interisti. Un sentimento che il giovane dirigente ha sempre mostrato chiaramente ai propri tifosi, nel massimo rispetto della storia del club e con l’obiettivo di riportare il nome della società ai vertici dell’élite europea.
Il suo non è stato certamente un ambientamento facile, anzi, contraddistinto inizialmente da scelte sia tecniche che dirigenziali poi corrette in corso d’opera. Ma nonostante ciò è sempre andato avanti a testa alta, riuscendo tassello dopo tassello a combinare i giusti ingredienti per realizzare un prodotto vincente. Ed è stato probabilmente con la nomina di Beppe Marotta nelle vesti di amministratore delegato nel dicembre 2018 che ha lanciato il segnale definitivo delle ambizioni scudetto dell’Inter, il quale da lì a pochi mesi avrebbe trovato in Antonio Conte il miglior condottiero presente sulla piazza.
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