CAMP19NI D’ITALIA – Zhang, Marotta e Conte: i protagonisti della rinascita dell’Inter
Il ritratto delle tre figure chiave che hanno costruito le basi per conquistare il 19esimo scudetto nella storia del clubBEPPE MAROTTA
Sarà davvero Marotta il miglior dirigente italiano in circolazione? Difficile dare una risposta certa a questa domanda, dal momento che in molti casi si tratta di valutazioni soprattutto soggettive. Stando ai numeri, però, non può essere un caso se dopo i sette scudetti di fila vinti alla Juventus, con il suo arrivo a Milano l’Inter abbia decisamente cambiato marcia in meno di tre anni, conquistando un secondo posto in campionato ed una finale di Europa League persa la scorsa stagione, ed oggi la vittoria di uno scudetto che dalle parti di Appiano Gentile mancava da 11 anni.
Se Beppe Marotta fosse un calciatore, probabilmente sarebbe un perfetto regista davanti alla difesa. Colui dal quale passano palloni e decisioni più importanti, che tesse le trame di gioco della squadra dalle quali nascono le azioni finalizzate poi dagli altri interpreti. Al dirigente varesino non è mai piaciuto rubare la scena, si è sempre accontentato di far bene il proprio lavoro senza avere in cambio grossi riconoscimenti. Ma se l’Inter oggi è tornata a raggiungere un traguardo storico, una buona fetta del merito va all’ad nerazzurro e alla sua capacità di aver saputo ancora una volta puntare sui cavalli vincenti. Perché prendere delle scelte potrà pur sembrare semplice, ma sta nella capacità di non sbagliare la vera difficoltà.