Analisi

Tiago Pinto, ma che dici?! Mkhitaryan e Dzeko non sono come Lukaku

Dopo Mourinho, hanno fatto scalpore nelle ultime ore le dichiarazioni del direttore sportivo della Roma, Tiago Pinto, dette per difendere Lukaku dalle critiche ricevute in questi mesi, dopo il mancato ritorno all’Inter. Il dirigente giallorosso, in particolare, ha paragonato quanto accaduto con gli acquisti in senso opposto di Dzeko e Mkhitaryan dai parte dei nerazzurri.

Tuttavia, la dinamica che ha portato l’Inter a completare queste due operazioni è ben diversa da quella di Lukaku. Anche ammettendo che ci siano state delle criticità nel modo di agire della dirigenza nerazzurra, queste hanno poco a che vedere con il caso Lukaku.

In primis, la scelta professionale di andare alla Roma è arrivata solo negli ultimi giorni di mercato, quando il rapporto con l’Inter si era già interrotto da tempo. I vari retroscena, hanno raccontato come furono proprio i nerazzurri a chiudere la porta al tentativo di riallacciare i rapporti da parte di Lukaku, che invece si era negato ad inizio estate al momento di tramutare in firme gli accordi già stabiliti. In sostanza, con buona pace di Pinto, l’attaccante belga non ha scelto la Roma rispetto all’Inter. E non è questo che i tifosi interisti gli criticano.

Al contrario di quanto fatto, invece, da Mkhitaryan e Dzeko. Il primo è andato a naturale scadenza del suo contratto, per poi trasferirsi all’Inter. E che potesse aver già trovato un accordo negli ultimi mesi della sua esperienza giallorossa è una strategia che accomuna molti club per risparmiare sui costi del cartellino.

Su Dzeko ha pesato sicuramente la volontà del giocatore di cambiare aria e si può anche aprire una riflessione su quanto il pressing nell’ombra dell’Inter abbia pesato sul suo addio alla Roma. In ogni caso, si tratta di comportamenti e strategie che nulla hanno a che vedere con il caso Lukaku.

In conclusione, Tiago Pinto difende un suo tesserato, com’è legittimo che sia, ma questa presa di posizione, in nome della Roma, contro l’Inter non è molto comprensibile. Nella rottura tra Lukaku e i nerazzurri, il club della capitale non ha giocato, di fatto, alcun ruolo. Non a caso, non è mai stato coinvolto nelle dichiarazioni dei tesserati interisti, nemmeno in quelle (poche) più apertamente critiche nei confronti del giocatore. Evidentemente c’è dell’altro dietro. Magari Lukaku sta segretamente soffrendo per quello che lo aspetta e lo hanno in visto in difficoltà, tanto da meritare una levata di scudi su tutti i fronti…

Enrico Traini