CASTING MERCATO – Il portiere per l’Inter 2017/2018
In questa serie di articoli, analizziamo i vari candidati ai ruoli in cui la dirigenza cercherà di intervenire a giugno, valutandone i pregi e difetti in ambito tecnico ed economico. E' il turno degli estremi difensori: chi sarà il post Handanovic?
LENO
Altro nome più volte accostato ai colori nerazzurri per il post Handanovic è quello del tedesco Bernd Leno, portiere attualmente in forza al Bayer Leverkusen e nel giro della nazionale tedesca. Le quasi 200 presenze in Bundesliga a soli 24 anni connotano da sole lo status di enfant prodige che ha storicamente accompagnato le prestazioni del numero uno delle Aspirine, presente in praticamente tutte le selezioni giovanili nazionali a partire dall’Under 17. Una carriera da predestinato anche in ottica mercato, essendo stato accostato, a più riprese e nonostante la giovane età, a più squadre di alto livello del vecchio continente: l’Inter pare seguire il giocatore da tempo ed i progressi del giocatore non sembrano lasciare indifferenti gli addetti ai lavori nerazzurri, folgorati dalla sua maturità e dalla sua innata leadership. Leno è un portiere molto diverso da Ederson, sia per struttura fisica che per impostazone: le lunghe leve dell’estremo difensore tedesco gli impongono uno stile molto meno pirotecnico di quello del brasiliano, sostanzialmente più esplosivo e dinamico. Leno, formatosi sotto la sempre più quotata scuola tedesca che ha ormai quasi del tutto monopolizzato l’impostazione di tantissimi interessanti Under 23, fa del senso di posizione e della grande grande fisicità i propri punti di forza. Come tanti portieri cresciuti in Germania, lavora maniacalmente d’anticipo sugli avversari, giocando gran parte delle proprie fiches sulla chiusura dello specchio della porta: emblema del suo approccio quale risulta più dotato è senza dubbio quello dell’intervento “a croce”, utilizzata in Italia principalmente da Szczesny ed Hart. (QUI al minuto 2:09 e QUI al minuto 0:47). Questo tipo di uscita, caratterizzata da pregi e difetti, da la possibilità di sfruttare maggiormente l’ampiezza di tutti e quattro gli arti che, allargati a dovere, impediscono quasi del tutto la soluzione di tiro più semplice all’avversario affrontato, obbligato, a quel punto, o ad alzare la sfera, o ad allontanarla il più possibile dal cono frontale creatosi con il muro eretto dal portiere. Dall’altra parte, però, impedisce la possibilità di un intervento successivo in quanto il corpo, del tutto esteso per quel tipo di parata, non ha il tempo materiale per reagire ad un possibile secondo richiamo. Tra i pali Leno è un portiere decisamente affidabile, sicuro e piacevole da vedere, molto freddo nella lettura delle traiettorie e mai superficiale negli interventi. Non sembra un portiere particolarmente dedito al rischio, anzi, piuttosto, risulta spesso concreto dove necessario. Il suo più grande pregio è senza dubbio la continuità che nonostante la giovane età gli ha già permesso di essere considerato un portiere di altissimo livello. I pochi errori commessi in carriera, arrivano quasi tutti da infortuni legati all’utilizzo dei piedi, ma risultano del tutto occasionali e distaccati da vere e proprie lacune tecniche del giocatore. La sua valutazione di mercato si aggira attorno ai 25 milioni di euro, cifra piuttosto in linea con il mercato attuale e non fuori dalla portata delle casse nerazzurre.