Analisi

Champions League, il Bayern Monaco in 5 punti: l’analisi del girone dell’Inter

Girone C, il girone di ferro. L’Inter pesca Bayern Monaco, Barcellona e Viktoria Plzen. Sarà difficilissimo passare, ma i nerazzurri sono tenuti a provarci e le possibilità comunque non sono proprio vicine allo zero. Cerchiamo di conoscere, da più vicino, il Bayern Monaco, squadra sorteggiata nella prima fascia. Ecco a voi, il Bayern Monaco in 5 punti.

Bayern Monaco (@Getty Images)

SENZA LEWANDOWSKI, SEGNA COMUNQUE A VALANGA

Robert Lewandowski (che incontreremo con il Barcellona) è forse il miglior bomber (a livello mondiale) degli ultimi anni. L’attaccante polacco ha strapazzato una miriade di record ed era lecito aspettarsi che il Bayern Monaco potesse sentire il contraccolpo. Non è stato così. I bavaresi restano una macchina da gol perfetta: nelle prime tre partite di Bundesliga, la squadra di Nagelsmann ha segnato 15 gol (con una media di 5 reti a partita).

Il campionato tedesco, visto anche il livello del Bayern Monaco, non sarà il più “allenante” ma il dato è da sottolineare.

ATTACCO MOBILE 

La composizione dell’attacco bavarese è molto fluida. Partiamo con il dire che non c’è una punta ed è abbastanza una controtendenza rispetto alle altre squadre europee. Da  Mané a Gnabry fino a Sané e Coman, gli attaccanti del Bayern Monaco sono imprevedibili e continuano a scambiarsi di posizione, per non dare punti di riferimento all’avversario. In questo senso, sarà molto curioso vedere come si comporterà il trio difensivo Skriniar-de Vrij-Bastoni contro un attacco di questo tipo.

Con il Liverpool, probabilmente, si è già un visto un assaggio di quello che poi si vedrà con il Bayern Monaco. Le punte bavaresi sono velocisti e tanti di loro sono molto abili nei dribbling: sarà un test di prova davvero importante per la difesa nerazzurra.

Matthijs de Ligt (@Getty Images)

DIFESA A QUATTRO 

Nagelsmann sembra aver abbandonato, almeno per il momento, gli esperimenti dello scorso anno con la difesa a 3. Un tipo di assetto che lasciava il Bayern Monaco molto scoperto in caso di contropiede avversario.

La difesa a quattro più utilizzata in questo inizio di campionato è stata: Pavard-Upamecano-Hernandez-Davies. Ma è molto probabile che poi l’Inter incontrerà una difesa composta in maniera diversa con Mazraoui (nuovo arrivo dall’Ajax) sulla destra e de Ligt (in difesa al posto di Hernandez, jolly che può essere utilizzato anche a sinistra).

Thomas Mueller (@Getty Images)

MÜLLER RESTA IL PRIMO PERICOLO 

Gli anni passano ma Thomas Müller è sempre lì a incidere. Il tedesco era titolare nella finale di Champions del 2010 contro l’Inter e dopo 12 anni ci sarà ancora, sempre pericoloso. Müller è il titolare del Bayern Monaco davanti, assoluto leader. E nonostante la carta d’identità dica ormai 32 anni, il tedesco continua a sfornare assist (e anche qualche gol) a profusione: 24 e 25 assist nelle ultime due stagioni (in tutte le competizioni).

Inzaghi e l’Inter dovranno cerchiare in rosso il suo nome. Mané, Gnabry e Sané sono fortissimi ma la chiave del Bayern Monaco resta Thomas Müller.

UN MOSTRO NEI GIRONI 

Avversari agevoli o duri, il Bayern Monaco nei gironi non fa sconti per nessuno. Il club bavarese parte (praticamente) sempre in prima fascia ma negli ultimi anni ha comunque incontrato avversari duri come: PSG, Atletico Madrid, Barcellona o Tottenham. Nonostante tutto ciò, il Bayern Monaco non perde una gara nella fase a gironi dal settembre del 2017. L’Inter al tempo doveva ancora ritornare in Champions League, giusto per far capire la caratura dell’avversario.

Alessio Murgida