CHE FINE HA FATTO SPECIAL – 11 giocatori che non ricordavi avessero giocato nell’Inter

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter. Per spezzare la noia della sosta nazionali, per questa settimana proporremo un'edizione speciale, con un ipotetico undici di giocatori che probabilmente avete dimenticato (o almeno cercate in tutti i modi di farlo) che hanno giocato nell'Inter: 1° Emiliano Viviano La "storia" di Emiliano Viviano all'Inter inizia nel febbraio 2009, quando l'Inter per 3.5 milioni di euro acquista dal Brescia metà del cartellino del giovane portiere fiesolano. Dopo due anni, al momento della risoluzione della comproprietà con il Bologna, detentore dell'altra metà del cartellino, viene acquistato per puro caso dall'Inter per 4.1 milioni di euro a causa di un errore nella compilazione delle buste da parte del club bolognese. Il portiere non farà mai il suo debutto all'Inter, che prima cede metà cartellino al Genoa, e dopo 6 mesi l'altra metà al Palermo. La stagione successiva corona il sogno di una vita andando a giocare nella sua Fiorentina, squadra di cui è tifoso sin da bambino. La sua carriera prosegue poi tra Sampdoria (in cui resta 4 anni), Spal e Sporting Lisbona, squadra in cui è tornato dopo il prestito alla Spal, senza, però, mai giocare una gara. Ad agosto è stato ceduto al Fatih Karagumruk. 2° Felice Natalino Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, fa il suo esordio con la maglia nerazzurra il 28 novembre 2010, quando l'allenatore Rafael Benitez lo schierò al posto di Santon nella gara vinta 5-2 contro il Parma. Dopo due brevi prestiti poco fruttuosi al Verona e al Crotone, fa ritorno in nerazzurro in nerazzurro nell'estate 2012. Purtroppo, nel febbraio dell'anno successivo una crisi cardiaca lo porta ad essere operato d'urgenza a causa di una forte aritmia cardiaca. Pochi mesi dopo dice addio al calcio giocato a soli 20 anni, per una cardiomiopatia aritmogena, la malattia che strappò dalla vita Pierpaolo Morosini in quel maledetto Pescara-Livorno. Dal 2015 entra a far parte del settore giovanile dell'Inter in qualità di osservatore.3° Ibrahima Mbaye Approdato nel 2011 nelle giovanili dell'Inter, l'anno successivo è tra i protagonisti della vittoria in NextGen con l'Inter di Stramaccioni. Nell'agosto dello stesso anno, fa il suo debutto nell'Inter dei grandi in Europa League contro l'Hajduk Spalato, sempre con Stramaccioni allenatore. Nel gennaio del 2013 va in prestito al Livorno, dove disputa una buona stagione in Serie B per poi tornare in nerazzurro nell'estate del 2014. Nell'Inter di Mazzarri però non riesce a trovare spazio, e si trasferisce 6 mesi dopo al Bologna, squadra in cui milita ancora adesso. In pochi ricorderanno le parole pronunciate dall'agente Beppe Accardi prima del suo definitivo addio all'Inter, parlando della valutazione di Mbaye ai microfoni di Premium Calcio: "Se Raiola dice che Pogba vale 100 milioni, io dico che Mbaye ne vale 200". 4° Wallace Arrivato in prestito dal Chelsea nell'estate del 2013, Wallace debutta con l'Inter di Mazzarri l'1 settembre nella gara casalinga vinta 3-0 contro il Catania. In nerazzurro l'esterno brasiliano trova pochissimo spazio, disputando solo 4 gare ufficiali e venendo rispedito al mittente l'estate successiva. Di ritorno a Londra, Wallace finisce in una girandola di prestiti che lo porta a vestire la maglia di Vitesse, Carpi e Gremio in 3 anni. Non venendo riscattato da nessuna di queste squadre, nell'estate 2018 rescinde il contratto con il Chelsea. Nel 2019 ha vestito la maglia del Figueirense, senza collezionare presenze. 5° Davide Faraoni Cresciuto prima nelle giovanili della Lazio e poi in quelle dell'Inter, Davide Faraoni nella stagione 2011/12 viene lanciato in prima squadra dal tecnico Claudio Ranieri, con cui disputa una discreta stagione, condita da un bellissimo gol contro il Parma nella gara vinta 5-0 dai nerazzurri. I più attenti ricorderanno anche il siparietto in conferenza stampa con il tecnico Ranieri per la sua fede laziale, e con la giornalista giapponese. Dopo una buona stagione che fa ben promettere per un suo futuro come terzino nerazzurro, viene ceduto nell'estate 2012 all'Udinese nell'ambito dell'affare che porta Samir Handanovic all'Inter. Nell'Udinese dopo un buon inizio viene relegato in panchina, e ceduto al Watford la stagione successiva. Torna la stagione successiva in Italia, nuovamente all'Udinese, che lo cede in prestito prima al Perugia e 6 mesi dopo al Novara. Viene ceduto in seguito al Crotone, dove disputa due stagioni prima di essere acquistato dal Verona. In gialloblù è oggi titolare inamovibile della fascia destra. 6° Daniel Bessa Come il precedentemente citato Mbaye, anche Daniel Bessa è stato uno dei protagonisti in NextGen con l'Inter di Stramaccioni. L'anno successivo viene ceduto in prestito al Vicenza, ma a causa di un brutto infortunio non riesce a dare il suo contributo alla causa, e dopo soli 6 mesi è già di nuovo con le valigie in mano. Viene ceduto in prestito nella stagione 2013/2014 prima all'Olhanense e poi allo Sparta Rotterdam, ma non gioca praticamente mai, e a fine stagione è di ritorno all'Inter. Più fruttuosi saranno i successivi prestiti in Italia, prima al Bologna e poi al Como, prima di essere ceduto a titolo definitivo al Verona. Con il club veronese arriva anche il suo primo gol in A, contro il Milan. Nel 2018 viene ceduto in prestito al Genoa, per poi tornare a Verona in occasione del ritorno in A, senza collezionare presenze a causa di un infortunio rimediato nel corso della stagione. Nel gennaio 2020 passa in prestito al Gois, dopo aver rinnovato il contratto con il Verona fino al 2022. 7° Angelo Palombo Dopo una vita passata alla Sampdoria, nel gennaio 2012 Palombo arriva all'Inter in prestito con diritto di riscatto per sostituire Thiago Motta, ceduto al Paris Saint Germain. In nerazzurro però, complice il momento poco felice della squadra, non riesce ad incidere, e 6 mesi dopo è di ritorno nuovamente in blucerchiato. Dopo aver abbandonato la squadra per l'Inter, al suo ritorno Palombo non viene accolto bene dal suo club, che gli propone la risoluzione del contratto. Il centrocampista però declina, e la squadra è costretta a reintegrarlo in squadra. Dopo un brutto periodo iniziale tutto passa, e gioca i suoi ultimi anni di carriera alternandosi tra il ruolo di difensore centrale e centrocampista centrale. Lascia ufficialmente il calcio al termine della stagione 2017, diventando collaboratore tecnico nella Sampdoria, carica che ricopre ancora oggi. 8° Yann M'vila Nell'estate del 2014, la prima sessione di mercato estiva targata Erick Thohir, tra i tanti acquisti arriva all'Inter dal Rubin Kazan Yann M'vila, con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Dopo un inizio di campionato in cui gioca poco, a causa di problemi nello spogliatoio viene messo ai margini dal tecnico Roberto Mancini, e dopo soli 6 mesi interrompe prematuramente il rapporto con l'Inter. Successivamente finisce in prestito al Sunderland, dove resta una sola stagione giocando da titolare, prima di fare ritorno al Rubin Kazan. La prima stagione dopo il suo ritorno in Russia lo vede protagonista nel suo club, ma con l'arrivo di Berdiyew sulla panchina del Rubin l'estate successiva scala nelle gerarchie, finendo in panchina. Dopo sei mesi lascia definitivamente il club russo per tornare nuovamente nella sua Francia, con la maglia del Saint Etienne, collezionando 61 presenze e 0 reti. Nel 2020 passa all'Olympiakos, squadra in cui milita ancora oggi. 9° Ruben Botta Dopo un operazione di ricostruzione al legamento crociato subita a maggio 2014, Ruben Botta arriva a parametro zero all'Inter pochi mesi dopo, che lo gira subito in prestito al Livorno per permettergli di recuperare la miglior forma fisica. Dopo una prima parte di stagione in convalescenza, nel gennaio successivo è già di ritorno all'Inter. Fa il suo esordio in Coppa Italia contro l'Udinese il 9 gennaio, per poi debuttare in campionato pochi giorni dopo. Complice il periodo storico molto delicato per l'Inter, non riesce ad essere incisivo quando entra in campo, e l'estate successiva viene ceduto in prestito al Chievo. Con il club veronese disputa una buona stagione, ma non viene riscattato, e nel luglio del 2015 l'Inter lo cede al Pachuca per 2.7 milioni di euro. Dopo due buone stagioni disputate nel club messicano, fa ritorno in Patria, al San Lorenzo dal 2017 al 2020. Quest'anno ha prima vestito la maglia del Defensa y Justicia e attualmente milita con la Sambenedettese. 10° Marko Arnautovic Arrivato nell'Inter nella magica stagione del Triplete, è ricordato dai tifosi interisti più per i suoi siparietti fuori dal campo che per le prestazioni in partita. Le partite che gioca infatti si contano, solo 3, ma è grande protagonista nei festeggiamenti dei tre trofei, e della famosa intervista a Balotelli post finale Champions in cui l'austriaco lo distrae facendolo ridere. Chiusa la parentesi interista, Arnautovic viene ceduto dal Twente al Werder Brema, dove disputa tre ottime stagioni da protagonista. Nel 2013 viene ceduto allo Stoke City, dove col passare degli anni viene spostato dall'allenatore nel ruolo di esterno d'attacco, che dimostra di saper coprire alla grande. Dopo quattro stagioni ad alto livello nel club inglese, il West Ham offre 25 milioni di sterline allo Stoke City per assicurarsi l'attaccante austriaco. Inizia per Arnautovic una nuova esperienza con la maglia degli Hammers, con cui si conferma tra i migliori esterni della Premier League, mettendo lo zampino tra gol e assist in una partita ogni due. Dopo due anni, nonostante le resistenze del West Ham cede alle lusinghe ricoperte d'oro provenienti dalla Cina, e quest'estate si è trasferito allo Shanghai SIPG, squadra in cui milita ancora oggi e ha collezionato 19 presenze e 14 reti. 11° Luc Castaignos Arrivato giovanissimo all'Inter nell'estate del 2011 dal Feyenoord, all'età di 19 anni, Luc Castaignos non riesce a ritagliarsi il suo spazio durante la stagione, anche a causa della baraonda che in quella stagione vedrà alternarsi sulla panchina nerazzurra Gasperini, Ranieri e infine Stramaccioni. Nelle poche apparizioni in maglia nerazzurra, trova comunque la gioia del primo gol in Serie A, nella partita vinta al fotofinish con il Siena proprio grazie alla sua rete. La stagione successiva viene ceduto al Twente, e nella sua Olanda torna nuovamente a segnare, affermandosi tra i migliori centravanti del panorama olandese. Dopo tre buone stagioni, viene acquistato dai tedeschi dell'Eintracht Francoforte. In Bundesliga trova subito una maglia da titolare, ma le prestazioni non sono convincenti, 5 reti in 20 partite sono poche per una punta, e finisce inevitabilmente in panchina. Neanche con il club portoghese dello Sporting Lisbona riesce ad esplodere, e dopo due anni intervallati da un breve prestito al Vitesse, quest'estate ha rescisso il contratto con il club portoghese, accettando l'offerta del Gyeongnam, club sudcoreano, in cui milita ancora oggi. TOP 11 >>>Sostienici su Patreon per avere accesso ai contenuti esclusivi<<<

CHE FINE HA FATTO SPECIAL – 11 giocatori che non ricordavi avessero giocato nell’Inter

Simone Tortoriello - Autore

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