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L’Inter è a caccia di occasioni sul mercato e Naby Keita del Liverpool potrebbe essere il nome giusto. I nerazzurri studiano il colpo a parametro zero per la prossima estate, dal momento che il centrocampista guineano ha già deciso che lascerà i Reds a fine stagione.

Per il giocatore, il cui contratto scadrà a giugno, oltre all’interessamento dell’Inter, ci sarebbe anche quello del Borussia Dortmund e del Lipsia, la sua ex squadra. Ma che tipo di giocatore è Naby Keita?

Classe 1995, la sua carriera inizia giovanissimo, quando dalla Guinea si sposta in Francia a soli 16 anni. Viene scartato da vari club, poi essere notato dalll’Istres durante un torneo di talent scouting. Fa tutta la formazione con il metodo Red Bull e diventa proprio un calciatore figlio del sistema Red Bull. Al Lipsia diventa uno dei migliori centrocampisti in Bundesliga. Il Liverpool, allora, decide di acquistarlo per 60 milioni. Nel Merseyside, però, il suo potenziale si è visto solo a sprazzi.

Keita è un centrocampista box to box. Una mezz’ala, in sostanza, capace all’occorrenza di fare anche il mediano davanti la difesa, sebbene non abbia grandi doti di regia. In compenso, partecipa molto alla costruzione ed è bravo nel portare palla e creare occasioni da gol.

Il guineano è un centrocampista con spiccate doti offensive ed è in possesso di una buona tecnica. Quest’ultima, in alcune circostanze, lo fa anche sembrare un po’ arrogante con il pallone tra i piedi. Bravo nel dribbling, è un giocatore molto associativo e sempre in movimento. Cerca di giocare molto sul corto e a due tocchi, mentre sui lanci lunghi perde un po’ di efficacia.

Difensivamente è bravissimo ad interrompere le azioni avversarie e innescare il contropiede rapidissimo. Venendo dal sistema Red Bull, il pressing è una caratteristica che ha interiorizzato alla perfezione. In particolare, ha una grande propensione a recuperare palla altissimo sulla trequarti, per mandare i compagni subito in porta, viste anche le ottime qualità di passatore.

Tuttavia, Keita ha un grande problema, che fin qui ha limitato un po’ la sua carriera: la tendenza a infortunarsi con costanza. Dal 2018, ovvero da quando veste la maglia del Liverpool, ha superato le 30 presenze stagionali solamente in due stagioni, avendo sempre vari e ripetuti problemi fisici.