Nonostante il calciomercato estivo si sia chiuso solamente da pochi giorni, l’Inter ha già un obiettivo chiaro da portare a casa per la prossima estate: trovare il miglior erede di Acerbi e de Vrij per la retroguardia di Simone Inzaghi. Tra i tanti nomi circolati nelle ultime settimane, tra cui il quotatissimo Jonathan Tah, rimane vivo anche quello di Oumar Solet, difensore francese, appena svincolatosi dal Salisburgo. Nel consueto approfondimento di Passione Inter, vediamo meglio chi è Solet nell’identikit del calciatore.
Attualmente valutato 10 milioni di euro secondo il sito Transfermarkt, il difensore classe 2000 aveva il contratto in scadenza nel 2025 e proprio la sua volontà di non rinnovare avrebbe portato alla rottura anticipata con il club austriaco.
L’Inter lo ha da tempo nel mirino e stava già fiutando la possibile operazione a parametro zero per la prossima estate. Chissà che questa svolta improvvisa non possa favorire un suo arrivo anticipato. L’operazione, però, potrebbe non essere così semplice, con i vari club interessasti a Solet che ora proveranno a farsi sotto con insistenza.
Nato a Melun il 7 febbraio 2000, Oumar Solet gioca con il Salisburgo dall’estate del 2020, quando appena ventenne venne prelevato dal Lione per 4,5 milioni di euro. Con i francesi, squadra nella quale era approdato dopo aver iniziato la sua carriera nello Stade Lavallois a soli 17 anni, Solet aveva giocato scampoli di partite con la prima squadra, scendendo in campo principalmente con la formazione B.
Al Salisburgo, invece, ha trovato grande continuità negli ultimi quattro anni, prima della rottura improvvisa. Oumar Michel Solet Bomawaoko, questo il suo nome completo, ha collezionato fin qui 106 presenze e 4 reti tra campionato e coppe, tra le quali anche 12 presenze in Champions League. In attesa della chiamata della Nazionale maggiore, ha difeso più volte la maglia della Francia nelle categorie giovanili.
Solet è dotato di una fisicità imponente, merito anche dei suoi 192 cm di altezza. Come tanti difensori moderni, la sua struttura massiccia non ne limita l’agilità e la velocità. Infatti, riesce a reggere l’1vs1 sul breve e sul lungo, anche contro avversari più longilinei e sulla carta dotati di maggiore rapidità.
Inoltre, il centrale sta maturando calcisticamente al Salisburgo, immerso nella filosofia Red Bull. In lui, pertanto, si possono rivedere tutti i principi tipici di chi proviene da quella scuola calcistica: aggressione, alta intensità e capacita tecniche di buon livello. Con il pallone tra i piedi, infatti, Solet si trova perfettamente a suo agio ed è capace anche di trovare la giocata lunga in profondità con buona precisione.
Per fare un paragone con un giocatore più noto al grande pubblico, si potrebbe accostare Solet a Dayot Upamecano, attuale difensore del Bayern Monaco, passato anche lui dalla “scuola Red Bull”, prima al Salisburgo e poi al Lipsia. Difensore particolarmente versatile, può interpretare più ruoli sia su una linea a quattro che a tre. Non a caso era stato seguito dall’Inter appena un anno fa come possibile erede di Skriniar da utilizzare come braccetto di destra.
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