Dopo ben 33 anni l’Inter e Roberto Samaden si separano. Il responsabile del settore giovanile nerazzurro ha già comunicato al club la volontà di non rinnovare il suo contratto in scadenza il 30 giugno 2023. Se il suo futuro è ancora da definire, il suo passato in questi anni interisti è stato sicuramente costellato di successi.
I 16 Scudetti vinti (su un totale di 22 finali disputate) tra tutte le categorie giovanili, fanno di lui il dirigente più vincente di sempre nella storia del calcio italiano delle categorie under. Ad essi, però, vanno aggiunti anche la NextGen 2011-12 con Andrea Stramaccioni in panchina, 3 edizioni del Torneo di Viareggio, 5 Supercoppe e 1 Coppa Italia Primavera.
Responsabile del settore giovanile dal 2010, sono molti i giovani passati sotto la guida di Samaden e poi arrivati a giocare ad alto livello. Uno di questi è Federico Dimarco, pilastro dell’attuale rosa dell’Inter. Prima di lui, sempre su quel lato di campo, c’è stato Cristiano Biraghi, attuale capitano della Fiorentina, tornato in nerazzurro nella stagione 2019/2020. Tra i nomi più noti c’è sicuramente anche Nicolò Zaniolo, che però ha esordito tra i professionisti con la maglia della Roma.
I nomi più recenti, invece, sono sicuramente Wilfried Gnonto, attualmente al Leeds, Valentin e Franco Carboni, con il primo nel giro della Nazionale argentina di Scaloni. Da segnalare anche i tre fratelli Esposito, Salvatore, Sebastiano e Francesco Pio. A quest’ultimo, ancora nelle giovanili dell’Inter, noi di Passione Inter abbiamo dedicato un approfondimento.
Tra i tantissimi altri giocatori provenienti dal settore giovanili nerazzurro, ce ne sono altri due da menzionare. Si tratta di due profili cresciuti sotto Samaden, grazie ai quali l’Inter ha portato a casa due plusvalenze molto importanti: Andrea Pinamonti e Cesare Casadei. Per quest’ultimo il Chelsea ha pagato 15 milioni di euro, mentre per l’attaccante trentino il Sassuolo pagherà 20 milioni di euro al termine di questa stagione.
L’Inter ora dovrà trovare un profilo all’altezza per sostituire un dirigente che ha segnato la storia giovanile del club. Per Samaden, invece, potrebbero aprirsi le porte di nuove esperienze, anche se non è da escludere la permanenza in FIGC, per la quale 2019 è coordinatore della sezione di sviluppo del calcio giovanile.
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