Analisi

Chi è Tomas Palacios, il gigante argentino che ha stregato l’Inter

Gli ultimi giorni di calciomercato dell’Inter vivono di una certezza: l’arrivo di un difensore di piede mancino che farà da alternativa ad Alessandro Bastoni. Un investimento resosi ulteriormente necessario dopo il grave infortunio occorso a Tajon Buchanan. Fin dai giorni immediatamente successivi allo stop del canadese, infatti, Piero Ausilio ha chiarito la strategia dei nerazzurri: niente esterno, bensì un terzo a sinistra che consenta a Carlos Augusto di fare il vice Dimarco “a tempo pieno”.

Dopo settimane di ricerca, il colpo è praticamente fatto: Tomas Palacios è sbarcato a Milano, e già domani svolgerà le visite mediche, prima di firmare un quinquennale da 600 mila euro a stagione.

Palacios Inter

Dopo che in un primo momento la preferenza sembrava indirizzata verso profili più esperti e svincolati quali Mario Hermoso o Ricardo Rodriguez, con il passare delle settimane la strategia dell’Inter si è delineata, anche perché è venuta alla luce la richiesta della nuova proprietà Oaktree. Il nuovo acquisto deve essere “alla Bisseck”, la ricerca improntata sullo scouting puro: giovane, da prendere a prezzi contenuti e capace di far lievitare il suo valore di mercato nel tempo.

Un identikit che, dopo varie ricerche, ha condotto l’Inter verso il profilo di Tomas Palacios, anche in ragione di un costo del cartellino inferiore. L’operazione, infatti, si dovrebbe chiudere intorno ai 6,5 milioni di euro, più i bonus, che potrebbero arrivare fino a 4,5 milioni.

Carriera Palacios

Da giovanissimo Palacios parte dal General Pico, squadra della sua città natale. Inizialmente, vista la stazza imponente (196 cm) e l’abilità nel colpo di testa, viene impiegato da centravanti, salvo poi essere arretrato a centrocampo per le buone doti mostrate in fase di impostazione con il suo mancino. La svolta arriva quando approda nelle giovanili del Talleres, dove gli viene assegnato il ruolo di difensore.

Qui comincia la sua trafila fra Under 20 e squadra riserve, dove si mette ripetutamente in mostra. Il debutto in Prima Squadra avviene il 9 aprile 2022 nella gara di Copa de la Liga contro il Defensa y Justicia, ma Palacios entra stabilmente fra i grandi a partire dal luglio 2023, quando inanella quattro presenze in campionato. Abbastanza per attirare l’attenzione dell’Independiente Rivadavia, che lo prende in prestito. Con questi ultimi, neopromossi nella prima serie argentina, colleziona 9 convincenti apparizioni che destano l’interesse anche del Boca Juniors, oltre a far alzare le antenne anche a club europei, con l’Inter che l’ha spuntata su tutti gli altri.

A livello di Nazionale argentina, finora Palacios ha messo insieme 3 gettoni con l’Under 20. Il ct Javier Mascherano lo ha inserito nei 37 preconvocati per il Mondiale di categoria 2023, salvo poi depennare il suo nome prima della competizione.

Palacios skills e caratteristiche

Ciò che colpisce di Palacios è senza dubbio la capacità di coniugare stazza fisica, capacità in marcatura e qualità in impostazione. Il difensore classe 2003 è stato finora impiegato in una difesa a quattro, ma il suo piede mancino e le caratteristiche propositive ne fanno un ideale vice Bastoni per l’Inter, che potrebbe replicare l’operazione Bisseck sul lato opposto della difesa.

Dal punto di vista difensivo, Palacios è molto abile nel tenere la posizione e nella capacità di sradicare palla dai piedi avversari nell’uno contro uno, oltre ad essere determinante sui calci piazzati in entrambe le aree grazie alla già citata predisposizione al gioco aereo, facilitata dall’altezza. L’argentino, inoltre, non si limita alla qualità nel piede mancino, dal momento che riesce a coniugarla con intelligenza tattica e visione di gioco. Piuttosto insolita, inoltre, la sua capacità di dar vita a delle sgroppate offensive: le lunghe leve non gli impediscono di ricorrere frequentemente al dribbling, anzi conferiscono al ragazzo potenza atletica e fisicità utili per superare gli avversari nell’altra metà di campo.

Il materiale di base è ottimo, insomma, ma è ovviamente da testare in Serie A, contesto completamente differente rispetto al calcio argentino, tanto per lo spessore degli avversari che per gli spazi concessi, che si riducono allo stesso modo dei margini di errore in difesa. L’Inter spera di chiudere l’affare e di mettere a segno un nuovo grande colpo utile in prospettiva, come da linee guida di Oaktree.

Simone De Stefanis

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