Analisi

Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Monaco 3-0

Con una prestazione da grande squadra, sono bastati pochi minuti all’Inter ieri sera per archiviare la pratica Monaco. Un 3-0 netto e dominante quello conquistato dalla squadra di Simone Inzaghi, trascinata dalla tripletta di Lautaro Martinez.

Come di consueto, analizziamo l’incontro di San Siro con cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Monaco:

1) L’Inter di Simone Inzaghi ha regalato ai tifosi una delle notti di Champions League più esaltanti degli ultimi anni. Una squadra che non ha fatto calcoli, che ha giocato per vincere e che, sin dai primi minuti, ha imposto il proprio ritmo, demolendo l’avversario. Una crescita esponenziale, sia mentale che qualitativa, che ha portato i nerazzurri a consolidarsi tra le migliori squadre d’Europa. Inzaghi, dal canto suo, si conferma maestro nella gestione della fase a gironi, qualificandosi agli ottavi per la quinta volta su cinque alla guida dell’Inter. E ora, con questa mentalità, non c’è più motivo di nascondersi: il sogno può diventare realtà.

2) Dopo le prove di forza viste contro lo Sparta Praga e il Lecce, l’Inter si è ripetuta con il Monaco, dimostrando ancora una volta una fame insaziabile. La strategia è stata ancora una volta chiara: partire forte, aggredire l’avversario e indirizzare la partita sin dai primi minuti. Un atteggiamento da grande squadra, che permette anche di dosare le energie nel corso della gara e gestire al meglio le rotazioni. Questo approccio sta diventando il marchio di fabbrica dell‘Inter di Inzaghi, che si conferma sempre più solida e consapevole dei propri mezzi.

3) Solo un mese fa, Lautaro Martinez ammetteva di attraversare il momento più difficile della sua carriera. Oggi, con 8 gol nelle ultime 8 partite del 2025, il Toro sembra inarrestabile. Un’esplosione di reti e prestazioni straordinarie che ricordano il famoso ‘effetto ketchup’: una volta ‘stappato’, il gol viene giù, arriva con naturalezza e in quantità. Attaccante e leader totale.

4) Se Lautaro brilla per il suo cinismo, Marcus Thuram è l’uomo che destabilizza le difese avversarie. Contro il Monaco ha fatto impazzire i difensori, conquistando un rigore e provocando un’espulsione con due sgasate devastanti. L’attaccante francese si conferma un’arma letale per l’Inter, un giocatore capace di fare la differenza con la sua potenza fisica e la sua tecnica. E, per chi ha vissuto l’epoca d’oro nerazzurra, impossibile non rivedere in alcune sue giocate un’eco di Ronaldo il Fenomeno: lo stadio che vibra, gli avversari che tremano e un giocatore che sembra inarrestabile quando punta la porta.

5) Ora lo sguardo è rivolto al sorteggio degli ottavi di finale. L’Inter affronterà una tra PSV Eindhoven, Feyenoord, Juventus o Milan. Sulla carta, poteva forse andare meglio, ma una cosa è certa: nessuna di queste squadre sarà felice di trovarsi di fronte i nerazzurri. Con la fiducia ai massimi livelli e una squadra che gioca con personalità e carattere, l’Inter ha tutte le carte in regola per sognare in grande. E stavolta, non ci si nasconde più.

Antonio Siragusano