4 Novembre 2024

Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Venezia 1-0

L'analisi della vittoria col brivido a San Siro

NUOVI ORIZZONTI NELL’UNIVERSO BIANCOROSSONERO

Il finale della partita contro il Venezia, con il gol annullato a Sverko, ha scatenato l’irrazionale rabbia di chi vuole male all’Inter e – come sempre – sul piede di guerra c’erano i tifosi di Juventus e Milan, le armate biancorossonere che hanno inondato i social a suon di assurdità. Il problema è che in pochi e ben circostanziati casi sono stati in parte appoggiati da alcuni addetti ai lavori. Cosa ben più grave.

Motivo delle polemiche arbitrali? Non è dato saperlo, visto che il croato del Venezia la prende di polso e da regolamento – a prescindere che sia volontario o meno – non si può propiziare una rete con la mano. Probabilmente, a parlare è la frustrazione di chi ha esultato sfrenatamente per il pareggio subito dall’Inter all’ultimo secondo e poi ha visto svanire le sue illusioni.

L’aspetto più curioso, tuttavia, sta nel fatto che se c’è una squadra che potrebbe lamentarsi per l’operato dell’arbitro, quella ha la maglia nerazzurra (anzi, ieri gialla). Il rigore negato all’Inter per il tocco di mano di Haps su Dumfries è abbastanza lampante, invece l’arbitro ha fischiato un fallo all’olandese, della stessa entità (nulla) di quello di Bondo su Theo Hernandez a Monza che ha negato il gol ai brianzoli. Risultato: manca un penalty all’Inter e un gol ai brianzoli. Ma nell’universo biancorossonero si esplorano sempre nuovi orizzonti e ci si lamenta lo stesso.

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