Cinque cose che abbiamo imparato da Monza-Inter 1-1
L'analisi del pareggio in Brianza

CARATTERISTICHE MANCANTI
Già, il cambio gioco su Dimarco e la speranza che trovasse il cross giusto sono stati leit-motiv di tutta la partita a Monza. I nerazzurri si sono trovati di fronte una squadra che ne ha esaltato i difetti, grazie a un’ottima preparazione tattica del tecnico Alessandro Nesta. I brianzoli hanno fatto grande densità per vie centrali, lasciando soltanto lo sfogo laterale ai campioni d’Italia in carica, che pendevano vistosamente sulla sinistra e su Dimarco, appunto. Spesso e volentieri si poteva calciare da fuori area, ma i tentativi sono stati pochi e anche mal riusciti.
Ebbene, vi ricordate i discorsi estivi sulla necessità di avere un giocatore che salti l’uomo e abbia il tiro da fuori nelle corde in partite del genere? Ecco, a Monza abbiamo assistito al prototipo di “quella” partita. Un interprete con quelle caratteristiche, che in sede di calciomercato non è stato aggiunto alla rosa di Inzaghi, sarebbe stato oro colato. D’altronde, è bastato l’ingresso di Piotr Zielinski per liberare alcune linee di passaggio, visto che il Monza temeva le conclusioni dalla distanza del polacco.
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