Cinque cose che abbiamo imparato da Monza-Inter 1-1
L'analisi del pareggio in Brianza
ASLLANI-CALHANOGLU, GAP ENORME
Simone Inzaghi ha dato fiducia a Kristjan Asllani, reduce da 180 minuti con la sua Albania, affidandogli la cabina di regia. Occorre specificare innanzitutto una cosa: l’ex Empoli non ha fatto una pessima partita, ma sul suo giudizio pesa molto il paragone con Hakan Calhanoglu, letteralmente fondamentale in questa Inter. Se con il turco i tifosi sono abituati a verticalizzazioni costanti, impostazione a due tocchi (massimo) e utili corse all’indietro per frenare efficacemente gli avversari, con Asllani le cose cambiano.
Il centrocampista albanese ha rallentato la manovra toccando troppe volte la palla, in alcuni casi si è mostrato timido e non ha tentato la giocata preferendo lo scarico facile sul difensore o sulla mezzala, in altri la squadra ha preferito non passare da lui e quindi tentare passaggi più rischiosi, dando vita a palle perse. Asllani è al terzo anno di Inter, da lui tutti si aspettano di più e un cambio di marcia è quanto mai necessario. Non è una bocciatura, il giocatore è valido, ma per sostituire Calhanoglu serve un livello più alto. La stagione è lunga e ci sarà tempo per capire se Asllani è il giocatore giusto per toccarlo, quel livello.