Cinque cose che abbiamo imparato da Monza-Inter 1-1
L'analisi del pareggio in Brianza
LA NUOVA GESTIONE DEL DOPPIO IMPEGNO
A proposito di Manchester City, ieri a Monza sono arrivate le prime risposte sul modo in cui Simone Inzaghi gestirà il doppio impegno Serie A-Champions League. Ovviamente sfidare i Citizens richiede una preparazione differente rispetto a un incontro con la Stella Rossa, ma le scelte effettuate in Brianza potrebbero essere indicative di una nuova gestione.
L’anno scorso l’indirizzo era chiarissimo: priorità totale al campionato; turnover estremo in cinque partite su sei del girone di Champions League; i titolari in campo dal primo minuto in Serie A anche prima degli ottavi contro l’Atletico Madrid (andate a riguardare le formazioni schierate in Inter-Salernitana e Bologna-Inter, quando il vantaggio sulla seconda era già abbondantemente in doppia cifra).
Quest’anno siamo di fronte a un ibrido, se le parole del presidente Giuseppe Marotta contano qualcosa (e certo che contano). L’Inter vuole riconfermarsi in Italia ma si pone come obiettivo anche quello di arrivare fra le prime otto nella fase iniziale di Champions League, in modo da approdare direttamente agli ottavi di finale. Simone Inzaghi ha preso nota. E allora non sorprendano le esclusioni totali di Barella, Calhanoglu e Bastoni, alla vigilia di una partita del genere.