Le vacanze ridotte, la stanchezza per i tanti impegni, l’infortunio durante il precampionato, il calendario eccessivamente intasato. Tutto vero, ci mancherebbe altro: Lautaro Martinez ha pagato (e in parte continua a farlo) una condizione fisica deficitaria. Ma non solo. Perché il capitano dell’Inter ha dimostrato ancora una volta quanto mente e corpo viaggino davvero di pari passo nella natura umana.
Non si spiega altrimenti il fatto che nel primo tempo abbia fallito un gol clamoroso di testa, quando la maledizione del gol perduto era ancora lì a tormentarlo e a manifestarsi in ogni gesto tecnico vicino alla porta. Ma è bastata una carambola fortunosa per far tornare il suo nome nel tabellino e fissare il segno 1 alla voce gol stagionali.
Neanche il tempo di tornare negli spogliatoi e di rientrare in campo, che quello score si era già aggiornato a 2. E questa volta niente carambole, niente fortuna: c’è solo tutta la qualità di un giocatore che in 0.21 secondi controlla palla, tira da fuori e fa gol. La specialità della casa in purezza.
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