Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Lecce 2-0

L'ANALISI DI INTER-LECCE Inter-Lecce era una partita tutt'altro che banale per i nerazzurri, chiamati a una prova convincente dopo il pari beffardo contro il Genoa. La squadra di Inzaghi ha risposto come sa: due reti, una per tempo, e un controllo sulla gara pressoché totale, nonostante una condizione fisica ancora non al top. Non può essere questa la versione migliore della squadra, ma ci sono già tanti segnali positivi per questa fase iniziale della stagione. Prima di proiettarci sul big match contro l'Atalanta di venerdì, ultima gara prima della sosta, andiamo a vedere le cinque cose che abbiamo imparato dalla vittoria di San Siro. SCORRI SCHEDE>>> VINCERE GESTENDO LE ENERGIE La vittoria dell'Inter nasce molto presto: la rete di Darmian dopo meno di 5 minuti ha indirizzato subito la gara, permettendo poi una gestione del ritmo della gara in linea con quelle che sono le energie in questo mese di agosto. Le gambe non girano ancora al massimo, ma andare subito in vantaggio, in casa, ha permesso un andamento diverso rispetto all'esordio a Marassi. Un segnale importante in vista anche del futuro: l'Inter avrà un calendario molto affollato e di partite che non si potranno giocare al massimo ce ne saranno diverse. Riuscire a portare a casa il risultato con autorità, non soffrendo praticamente mai e senza produrre un sforzo eccessivo è un sintomo di maturità importante, in continuità con quanto fatto vedere nella scorsa stagione. SCORRI SCHEDE>>> THURAM-TAREMI: SPRAZZI DI INTESA L'infortunio a poche settimane dall'inizio della Serie A non gli aveva permesso di completare la preparazione e partire subito titolare. Poco male per Mehdi Taremi, che ha dovuto attendere solo una settimana in più, complice lo stop di Lautaro. A San Siro, l'iraniano si è calato subito nel contesto tattico nerazzurro, sebbene non abbia trovato la rete, come accaduto con costanza nel precampionato. L'attaccante ex Porto sembra avere le qualità giuste per integrarsi con gli altri attaccanti nerazzurri e, sebbene l'intesa sia ancora da affinare, con Thuram si sono viste già combinazioni molto interessanti e trame potenzialmente inedite. L'affiatamento e la condizione devono crescere, ma il potenziale sembra già di alto livello. SCORRI SCHEDE>>> DARMIAN "ALLA ZANETTI" Chi avrebbe scommesso su Matteo Darmian titolare da esterno di centrocampo all'inizio della stagione 2024/2025? Chi avrebbe scommesso sulla fiducia di Inzaghi dopo la prova opaca contro il Genoa? Non in tanti, probabilmente. Eppure, il difensore italiano è ancora una delle certezze di questa rosa. Darmian è così: non te lo aspetti tra i protagonisti e, invece. è lui a sbloccare la gara e a fornire una prova di altissimo livello, da migliore in campo. Con i dovuti distinguo, ricorda l'ultima parte della carriera di Javier Zanetti: il capitano non veniva mai inserito tra i titolari, ma poi risultava sempre irrinunciabile. Paragone azzardato? Forse. Ma Darmian si merita di certo tutto il riconoscimento del popolo nerazzurro. SCORRI SCHEDE>>> UN NUOVO ARNAUTOVIC? Non inganni il colpo di testa sbagliato da pochi metri, al primo pallone toccato. Il Marko Arnautovic entrato in campo contro il Lecce è parso un giocatore diverso rispetto alla passata stagione. L'austriaco ci ha messo tanta grinta e voglia, desideroso di incidere nonostante i pochi minuti a disposizione. Un atteggiamento diverso rispetto ad molti subentri depressi dello scorso campionato. Che il nuovo ruolo da quarta punta, più marginale e con meno pressioni, possa avergli restituito quella serenità necessaria? Inzaghi e l'Inter se lo augurano, sperando anche in una tenuta fisica migliore. SCORRI SCHEDE>>> EQUILIBRIO RITROVATO Benjamin Pavard era rimasto in panchina nella sfida contro il Genoa, con Inzaghi che aveva deciso di dare fiducia a Bisseck, tra i migliori del campionato nerazzurro. Senza fare un ingiusto processo al difensore tedesco, il ritorno del francese nel terzetto arretrato sembra aver subito restituito maggiori sicurezze e solidità. Contro il Lecce, l'Inter è tornata a essere equilibrata e puntuale nelle chiusure, senza concedere un'occasione ai pugliesi, se non un tiro dalla lunga distanza in pieno recupero. Pavard ha dimostrato perché è un giocatore di primo livello ancora una volta e il suo ruolo nel corso di questa stagione sarà ancora centrlae. Perché tanto dei risultati nerazzurri passano dalla tenuta della fase difensiva.

Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Lecce 2-0

L'analisi del successo di San Siro

Enrico Traini - Autore

UN NUOVO ARNAUTOVIC?

Enrico Traini
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