Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Milan 1-2

L'Inter sperava di regalarsi un derby diverso, ma contro il Milan è arrivata la prima sconfitta stagionale. A San Siro, la gara è iniziata male, con il gol immediato di Pulisic, ed è finita peggio, con la rete di Gabbia a regalare il successo ai rossoneri nella 5a giornata di Serie A. A poco è servito il gol del momentaneo pareggio di Dimarco, arrivato in mezzo a una prestazione negativa sotto quasi tutti gli aspetti. Una prestazione che, come confermato da Inzaghi, richiederà alcune attente valutazioni, in modo da ripartire al meglio già contro l'Udinese. Nel nostro consueto approfondimento, andiamo a vedere le cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Milan 1-2. SCORRI SCHEDE>>> SCONFITTA MERITATA Il Milan ha meritato di vincere, questo va detto subito. Attanagliato dai dubbi sul suo futuro, Fonseca ha saputo preparare una squadra aggressiva e motivata, capace di mandare in crisi il sistema di gioco di Inzaghi come pochi altri avevano fatto prima d'ora. A questo, va aggiunta la capacità dell'Inter di trovare soluzioni alternative, sia nel modo di affrontare i rossoneri, sia nei cambi del tecnico. Quest'ultimi, in particolare, con la rivoluzione totale a centrocampo, hanno aggiunto solo ulteriore scollamento in un secondo tempo nel quale è sembrata prevalere la foga di voler vincere, senza considerare i pericoli costanti portati dal Milan in ripartenza. In sostanza, gestione della gara da dimenticare in toto. SCORRI SCHEDE>>> QUANTA CONFUSIONE! Inutile negarlo, l'Inter arrivava a questo derby da favorita, con la grande occasione di vincere per la settima volta consecutiva, un risultato mai riuscito a nessuno. Questi due fattori hanno incisio sulla prestazione degli uomini di Inzaghi, vuoi per sottovalutazione dell'avversario o per una sorta di "braccino corto"? Difficile dirlo, di certo la squadra vista ieri sera è lontana parente di quella brillante e concentrata di pochi giorni prima a Manchester. Manovra lenta e farraginosa, reparti scollati e poco movimento, hanno portato a una gara confusa, dove le belle trame tipiche della manovra inzaghiana si sono ridotte a un paio di fiammate, compresa quella del gol di Dimarco. SCORRI SCHEDE>>> SOMMER, DIMARCO E POCO ALTRO Il secondo tempo di Yann Sommer è stato monumentale, con almeno 3 parate strepitose per tenere in piedi il risultato. Federico Dimarco ha trovato il suo secondo gol in un derby (il primo in Serie A, l'altro era arrivato in Supercoppa). E poi che altro? Non molto in realtà: Lautaro Martinez ha fornito un grande assist e mostrato qualche segnale di crescita; Nicolò Barella ha lottato finché è rimasto in campo. Per il resto le prestazioni individuali dell'Inter sono stati tutte insufficienti, e in molti casi anche in modo pesante. Le difficoltà di squadre non hanno aiutato molti a rendere come al solito, ma non è una scusante: contro il Milan ci si aspetta un atteggiamento diverso. SCORRI SCHEDE>>> SERVE UN CAMBIO DI MARCIA Nella passata stagione, la scelta di Inzaghi di puntare sui titolarissimi in campionato, facendo un po' più di turnover in Champions League ha pagato. Quest'anno, vuoi per la caratura del Manchester City all'esordio, vuoi per il calendario, la scelta sul turnover sembra essere diversa. E diverse sembrano anche le ambizioni del club. Tuttavia, affrontare due competizioni al top non è semplice e la sfida di Champions League, che doveva far fare il salto di qualità, ha finito soprattutto per togliere energie fisiche e mentali. Arrivare agli ottavi di finale in Europa deve essere un obiettivo primato, ma la riconferma in Serie A non può essere secondaria. Nelle prossime gare di campionato servirà un cambio di marcia in questo senso. SCORRI SCHEDE>>> A CACCIA DI RISPOSTE L'inizio dell'autunno è sempre un periodo di assestamento per l'Inter(al netto della partenza lanciata nello scorso campionato). Inzaghi sta cambiando tanto, più del solito, per cercare di trovare il giusto equilibrio e soluzioni che possano permettere alla squadra di rendere sempre al meglio. Fin qui gli esperimenti hanno prodotto risultati altalenanti. Ora il tecnico ha bisogno di valutare le risposte avute e di trarne le indicazioni migliori su cui puntare o sulle quali lavorare per migliorare. Dopo un inizio a marce non altissime, ora la stagione dell'Inter ha bisogno di decollare.

Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Milan 1-2

L'analisi della sconfitta nel derby

Enrico Traini - Autore

SOMMER, DIMARCO E POCO ALTRO

Enrico Traini
- Autore