Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Monza 0-1
L'analisi dell'11esima sconfitta stagionale degli uomini di Inzaghi
Copia-incolla. Per l’11esima volta su 30 partite di campionato. Inter-Monza 0-1, 11 sconfitte, quinto posto in classifica, ennesima prestazione imbarazzante. E avanti così. Proviamo ad analizzare le cinque cose che abbiamo imparato da questa partita.
COPIA-INCOLLA
Ctrl+C e Ctrl+V, come sul computer. Ogni volta la stessa partita, ogni volta lo stesso risultato. Che non sia più accettabile è chiaro ormai da mesi. Noi rimaniamo qui, in attesa che ad Appiano Gentile si trovi una soluzione.
BASTONI, L’EMBLEMA
Sia chiaro, nessuna vuole accanirsi contro il ragazzo, che continua a rappresentare un enorme patrimonio del club. Ma Alessandro, oggi, è il chiaro esempio dell’Inter a due facce di questa stagione. Durante Inter-Fiorentina 0-1 si perde Bonaventura su calcio d’angolo e gioca una partita sottotono. In Benfica-Inter 0-2 fa l’assist per il primo gol ed è indubbiamente il migliore in campo. Ieri, in Inter-Monza 0-1, si perde nuovamente l’uomo su calcio d’angolo ed offre un’altra prestazione negativa. È tutto lì da vedere.
AAA CERCASI ATTACCANTI CHE SEGNINO
Lukaku, su azione, dal 13 agosto. Correa dal 29 ottobre. Dzeko dal 18 gennaio (e si mette anche a fare il prezioso). Lautaro Martinez dal 5 marzo. Gli attaccanti dell’Inter, calci di rigore a parte, sono sostanzialmente a secco da una vita. E hai voglia poi a dire che crei tanto e che in 5 partite tiri più di 100 volte verso la porta.
RECORD NEGATIVO NELLA STORIA
Lo 0-1 maturato contro il Monza a San Siro centra un record negativo della storia dell’Inter. Mai i nerazzurri avevano perso tre partite consecutive in casa senza riuscire a segnare. Ce l’hanno fatta in queste settimane: 0-1 con la Juventus, 0-1 con la Fiorentina e 0-1 con il Monza.
O LA CHAMPIONS, O IL NULLA
Vedendo l’Inter in campionato, la sensazione è che questa stagione conserverà ancora un briciolo di vita solo fino a quando il lumicino del percorso Champions resterà acceso. Mancano potenzialmente 4 partite: il ritorno dei quarti, le due semifinali e l’eventuale finale. Sarebbe veramente incredibile. Ma, se ci pensate, perfettamente in linea con il surreale che ha pervaso tutta questa stagione.