Un po’ per necessità (la citata precarietà numerica del reparto), un po’ per scelta (si poteva ricorrere anche a soluzioni alternative, quali Frattesi a destra), Simone Inzaghi si è affidato a Yann Bisseck. Il centrale tedesco era all’esordio assoluto da titolare non solo a San Siro, ma anche in Serie A.
Le risposte sono state decisamente convincenti. Il numero 31 ha mostrato un’ottima predisposizione alla fase offensiva con dribbling, passaggi e ottima corsa. Ha agito come Bastoni, ma dall’altro lato del campo.
In più, non ha sofferto in fase difensiva, cosa che invece gli era successa a tratti con il Salisburgo e costantemente, almeno nel primo tempo, a Lisbona contro il Benfica. Merito anche di una tipologia di partita differente: l’Inter ha piantato le tende nella metà campo dell’Udinese per tutto il primo tempo. In questi casi, Bisseck è una risorsa da sfruttare. E tornerà utile, perché Pavard tornerà in panchina (forse) solo con la Lazio e De Vrij non si rivedrà prima di Natale. Il tedesco è pienamente nei meccanismi di gioco nerazzurri e, dopo le incertezze mostrate in Champions, non era scontato. Ma qui arriviamo all’ultimo punto: in questa Inter è molto facile inserirsi e mostrare i propri pregi, nascondendo i difetti.
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