Analisi

Cinque cose che abbiamo imparato da Lens-Inter 1-0

Terza amichevole “vera” per l’Inter di Inzaghi, che viene beffata nel finale dopo un buon secondo tempo e perde 1 a 0 in casa dei francesi del Lens. Di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, va in scena una partita a dire la verità piuttosto noiosa, con poche occasioni degne di nota.

I nerazzurri, specie nel primo tempo, sono rimasti sulle gambe, cambiando passo dopo i cambi nella seconda parte di gara, nonostante la partenza con il blocco titolare a centrocampo quasi al completo (unica eccezione Lazaro a sinistra). Non faccia comunque pensare male la sconfitta, maturata in maniera del tutto casuale e con la forte complicità di Cordaz, subentrato ad Handanovic: qualche indicazione buona è arrivata comunque. Ecco le 5 cose che abbiamo imparato da Lens-Inter.

1)  HANDANOVIC GIOCA SEMPRE PER UN MOTIVO

Alex Cordaz (@Getty Images)

Con tutto il bene che si può volere al terzo portiere nerazzurro, ora dovrebbe essere chiaro a tutti perché non ha mai giocato nella sua seconda avventura in nerazzurro. Ok la scarsa importanza della partita, d’accordo il sole sul viso, va bene anche la lontananza da diverso tempo dal campo di gioco. Ma l’immobilità sul goal del Lens è veramente fantozziana a rivedersi. Handanovic invece dal canto suo si è dimostrato molto sul pezzo: la rivalità con Onana sembra avergli giovato. Dopo le ultime uscite di Radu e Cordaz forse è ora di rivalutare il rendimento del capitano nelle ultime due stagioni…

2) LAZARO PUÒ TORNARE UTILE

Valentino Lazaro (@Getty Images)

L’esterno austriaco, arrivato con la valigia dopo il prestito al Benfica, potrebbe inaspettatamente rivelarsi una risorsa preziosa. Complici i pochi fondi per un esterno sinistro che faccia il vice Gosens, Lazaro potrebbe mostrarsi inaspettatamente utile, almeno numericamente, vista la duttilità che gli permette di giocare su entrambe le fasce. Intendiamoci, niente di eccezionale da ambo i lati, però, senza picchi clamorosi di rendimento, finora non ha nemmeno sfigurato nelle amichevoli. Che possa rimanere a Milano?

3) DARMIAN PUÒ GIOCARE OVUNQUE

Matteo Darmian (@Getty Images)

Altra partita da difensore centrale, al posto di Skriniar, in maniera più che dignitosa. Darmian si dimostra ancora una volta un jolly utilissimo, praticamente in grado di fare tutto dal centrocampo in giù. Il soldato perfetto per Inzaghi, anche se in difesa serve comunque qualcuno numericamente.

4) MKHITARYAN PUÒ CAMBIARE LE PARTITE

Henrikh Mkhitaryan (@Getty Images)

L’armeno, entrato al posto di Calhanoglu, ha dato uno scossone a centrocampo nel secondo tempo. Ancora piuttosto rapido, ha regalato un paio di sgroppate importanti. Duttile, rapido di gamba e testa e dalla tecnica sopraffina, l’ex Roma può rivelarsi un’arma in più importantissima per Inzaghi, sia a gara in corso che dal primo minuto.

5) CON LA LU-LA L’INTER CAMBIA FACCIA

Lautaro Martinez e Romelu Lukaku (@Getty Images)

La coppia d’attacco Lukaku-Lautaro è la vera forza di questa squadra, lo si capisce già dalle amichevoli. I due hanno infatti creato più del doppio di quanto fatto da Dzeko e Correa nei primi 65 minuti, senza nemmeno sforzarsi eccessivamente. Con loro in campo l’Inter cambia volto: pressa più alto e in maniera più aggressiva, aggredendo la profondità con convinzione e fraseggiando più rapidamente. La sensazione è che i nerazzurri possano competere per qualche titolo solo in virtù della propria coppia d’oro là davanti: il futuro è nelle loro mani.

Pietro Magnani

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