È stata una lunghissima settimana di allusioni. Hai voglia a tirare il sasso e ritirare la mano, pensando di essere furbo. Anzi, furbi. Se Marotta non si è scomposto, decidendo di ricorrere alla metafora della lepre e dei cacciatori, l’Inter si è scomposta eccome. Il problema, per gli altri, è che i nerazzurri abbiano tramutato giorni di polemiche e accuse di favoritismi in furore agonistico.
L’approccio della squadra di Simone Inzaghi è stato letteralmente spaventoso. Lo stesso Raffaele Palladino, tecnico del Monza, ha ammesso di aver visto poche volte una squadra entrare così in partita. Occasioni a raffica, il 2-0 a fine primo tempo stava strettissimo. La superiorità dell’Inter, apparsa per diversi momenti della gara in trance agonistica, è stata netta. Troppo, per non pensare che tante chiacchiere ascoltate in settimana abbiano fatto da propulsore motivazionale.
È esattamente la risposta che volevamo, l’effetto voluto. E allora ci sentiamo di ringraziare i capofila dell’anti-interismo più accentuato e fanatico, perché ci hanno permesso di vedere tutto questo. Forse non ce lo aspettavamo neppure noi, viste le ultime prestazioni.
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