Cinque cose che abbiamo imparato da Monza-Inter 1-5
L'analisi della vittoria in Brianza
DI NUOVO BRILLANTI FISICAMENTE
Dal periodo natalizio in poi, il calo fisico dell’Inter è sembrato netto. Prima l’eliminazione con il Bologna in Coppa Italia, poi il successo senza brillare con il Lecce, il brutto pareggio a Genova, la vittoria al fotofinish con il Verona dopo una prestazione collettiva insufficiente. Insomma, c’erano tutti i presupposti per pensare che si trattasse del classico calo invernale dell’Inter, quello che storicamente la colpisce da gennaio.
La vittoria schiacciante di Monza, però, ci costringe a rivedere i convincimenti e lasciare da parte le sensazioni. Non è dato sapere se si tratti di aver smaltito i carichi di lavoro programmati da Simone Inzaghi nelle ultime settimane, o se a pesare sia stato l’aspetto mentale.
Fatto sta che l’Inter ha ricominciato a macinare gioco, le occasioni piovono di nuovo a raffica e gli avversari sembrano inermi, come in autunno. I nerazzurri contano su un centrocampo che è una bellezza per gli occhi: Barella è sempre la solita garanzia, Mkhitaryan uomo ovunque, Calhanoglu si è rivisto sui suoi livelli dopo alcune partite sottotono. Il collettivo funziona alla grande e le prove individuali sono una conseguenza. Anche da parte di chi chi non giocava da un mese e mezzo.