Cinque cose che abbiamo imparato da Roma-Inter 0-1

L'Inter ritorna in campo dopo la sosta e ottiene una vittoria preziosa in casa della Roma. All'Olimpico, nell'8a giornata di Serie A, basta il gol di Lautaro Martinez nel secondo tempo a raddrizzare una serata iniziata male, con gli infortuni di Calhanoglu e Acerbi. I nerazzurri ottengono la terza vittoria consecutiva in Serie A per la prima volta in stagione e, soprattutto, tornano a non subire gol in campionato, come non succedeva da agosto. Andiamo a vedere, dunque, le cinque cose che abbiamo imparato da Roma-Inter 0-1. SCORRI SCHEDE>>> VITTORIA DA SQUADRA Non è stata la migliore prestazione dell'Inter di Inzaghi, ma contro la Roma si è vista la risposta che il tecnico chiedeva alla squadra dopo un avvio di campionato un po' svagato, dove il livello della concentrazione e dell'applicazione tattica non è sempre stato all'altezza. L'Inter è andata in vantaggio su un'ottima ripartenza e poi ha difeso la vittoria con le unghie e con i denti, accettando anche di difendersi e di lasciare alla Roma l'iniziativa del gioco. In un turno di campionato così, dove tutte le rivali hanno trovato vittorie risicate, riuscire a mantere il passo in uno scontro diretto vale tantissimo. SCORRI SCHEDE>>> OLTRE GLI INFORTUNI E NON SOLO Le difficoltà non sono certo mancate all'Olimpico. Il doppio infortunio, prima Calhanoglu e poi Acerbi, rischiava di tagliare le gambe all'Inter. E qualche squilibrio tattico effettivamente lo ha creato. Con il passare dei minuti, però, i nerazzurri hanno saputo ripensarsi e adattarsi al contesto della gara. Ne è venuta fuori una prestazione arcigna, non spettacolare, ma di estrema solidità. Quello che serviva su un terreno difficile (nel vero senso della parola, il manto erboso era molto pesante), con tutti i giocatori che hanno dato il massimo. Come testimoniano le immagini dei nerazzurri stremati a fine gara. SCORRI SCHEDE>>> LA LEZIONE DEL DERBY La voglia di essere fedeli ai propri principi di gioco è uno dei punti di forza dell'Inter, in grado di muoversi in campo come un organismo unico. Tuttavia, nei momenti di difficoltà, la voglia di (stra)fare, aveva portato i nerazzurri a esporsi a rischi inutili. Come accaduto nella beffa del derby. Contro la Roma, Inzaghi e i suoi ragazzi hanno capito la lezione. Con umiltà, il tecnico si è schierato con il 5-4-1 nei minuti finali per difendere il vantaggio, ripensando tatticamente e a livello di atteggiamento la sua squadra. Una scelta saggia, che ha trovato l'abnegazione di tutti gli uomini in campo. SCORRI SCHEDE>>> L'IMPATTO DEI SUBENTRATI Frattesi e De Vrij sono dovuti subentrare a freddo, in un contesto tutt'altro che semplice, ma hanno inciso alla grande. Il primo è l'autore del furto a Zalewski che ha avviato l'azione del gol, mentre l'altro ha vinto nettamente il duello con Dovbyk. Non solo loro, però: Inzaghi ha avuto tantissimo dai cambi ieri. Anche Correa, Bisseck e Dumfries (fondamentale sarà ritrovarlo sempre con questo spirito) sono subentrati con il piglio giusto. Questo è ciò che Inzaghi vuole ed è questo che intende Marotta quando parla di una rosa di "titolari e co-titolari". SCORRI SCHEDE>>> L'INIZIO DI UN CICLO FONDAMENTALE Al netto del baricentro basso e del possesso palla meno dominante del solito, l'Inter ha vinto con merito una partita difficile contro un avversario di alto livello. I nerazzurri, infatti, hanno saputo comunque creare tanto e soffrire poco La sfida dell'Olimpico è la prima tappa di un ciclo fondamentale, che porterà alla prossima sosta per le nazionali di novembre, con 7 partite in un mese. Iniziare con 3 punti così pesanti è il modo migliore: la mentalità batte anche gli infortuni imprevisti.

Cinque cose che abbiamo imparato da Roma-Inter 0-1

L'analisi della vittoria dell'Olimpico

Enrico Traini - Autore

Enrico Traini
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