La stagione 2023-24 ha sancito un dominio perentorio, indiscutibile, schiacciante dell’Inter nei confronti del Milan. Milano è nerazzurra, mai come oggi. Sembra quasi che quello scudetto rossonero – scandito da festeggiamenti improntati più sugli insulti all’Inter e ai suoi giocatori che sulla gioia per il proprio trionfo – si sia trasformato in una sorta di maledizione per l’altra metà della città.
Da quel momento in poi, per la squadra di Stefano Pioli è stato un autentico massacro. Dopo la Supercoppa vinta nel 2023, il derby di campionato e soprattutto i due nelle semifinali di Champions League, questa stagione rappresenta l’apoteosi. Prima un trionfo larghissimo a inizio stagione, con un 5-1 memorabile, poi il destino ha fatto semplicemente il suo corso. Non poteva che arrivare contro il Milan, a casa del Milan e battendolo per la sesta volta, lo scudetto numero 20. Per tutto quello che è successo due anni fa. Lo striscione srotolato dalla Curva Nord subito dopo il fischio finale era emblematico, una risposta a quello esposto dalla Sud in un derby di settembre 2022, quando lo scudetto milanista era ancora fresco: “Ripetetelo alla Madonnina, chi è il campione e chi il piangina“. Una rivincita per tantissimi calciatori e anche per l’allenatore, additato spesso come principale responsabile per quel tricolore perduto.
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