Cinque cose che abbiamo imparato dalla stagione dell’Inter
Il riassunto di un'annata memorabile
DIRIGENZA FENOMENALE ALL’ULTIMO BALLO DI ZHANG
La dirigenza dell’Inter ha operato nel calciomercato estivo 2023 con l’obiettivo di chiudere a saldo zero. Non solo ci è riuscita, ma ha pure migliorato la squadra. Ha preso decisioni coraggiose, sul momento forse impopolari, lo ha fatto insieme al suo allenatore: via Onana e dentro Sommer, via Brozovic e dentro Frattesi. Tanto per citarne due. In tutto, sono stati 12 i giocatori che si sono avvicendati nel corso dell’intera sessione. Come dicevamo, tanti uomini storici nello spogliatoio hanno lasciato Milano e la scelta si è rivelata corretta, perché ha avuto l’effetto di responsabilizzare chi è rimasto. Ed è così che giocatori ancora relativamente giovani come Bastoni, Dimarco, Barella, Lautaro oggi possono essere considerati veterani e guide dello spogliatoio.
Il trio formato da Giuseppe Marotta, Piero Ausilio e Dario Baccin è da considerare il migliore d’Italia, senza discussioni. Quest’anno, però, la percezione è ancora più forte. Da diverse sessioni opera con la missione di chiudere col segno “+” o, nel migliore dei casi, in pareggio e nonostante questo l’Inter è la squadra più forte della Serie A. Nel 2023-24, inoltre, la dirigenza ha dovuto anche sopperire all’assenza fisica del presidente Steven Zhang, facendo sentire la propria presenza quotidianamente ad Appiano Gentile e affermandosi come supporto costante per allenatore, giocatori e staff.
Ecco, chiudiamo con Zhang. L’ultimo ballo del presidente nerazzurro è coinciso con il settimo e ultimo titolo della sua gestione. L’addio è stato rapido, nel senso che fino a una decina di giorni fa sembrava praticamente fatta per la permanenza tramite rifinanziamento. Steven non ce l’ha fatta e ha perso il club, ma il suo nome sarà per sempre inciso nella storia. Quella che l’Inter ha scritto per le generazioni a venire in una stagione indimenticabile.