Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Juventus 4-4

Inter-Juventus è stata una partita rocambolesca e piena di gol. Tuttavia, se il big match della 9a giornata di Serie A non ha deluso gli spettatori neutrali, il 4-4 finale ha lasciato i tifosi nerazzurri con una forte sensazione di amarezza in bocca per come è andata la gara. La squadra di Inzaghi si è fatta rimontare per ben due volte, la seconda in vantaggio anche di 2 reti, mostrando dei problemi difensivi abbastanza preoccupanti. Con la speranza che il tecnico possa risolverli presto, andiamo a vedere le cinque cose che abbiamo imparato dal pareggio di San Siro. SCORRI SCHEDE>>> VITTORIA BUTTATA C'è poco da girarci intorno, la sensazione al fischio finale è che l'Inter avesse buttato la partita. E il pensiero non può cambiare più di tanto a mente fredda. Non vincere una partita così è delittuoso, soprattutto perché i nerazzurri avevano dimostrato per larghi tratti di essere superiori alla Juventus. L'Inter aveva rimesso in piedi una gara che si era inspiegabilmente complicata e sul 4-2 aveva creato tante altre occasioni per chiuderla definitivamente. Ecco perché il pareggio finale è ancora più beffardo e ingiustificabile. Non vincere in questi casi è come una sconfitta, che fa piacere soprattutto al Napoli. SCORRI SCHEDE>>> FASE D'ATTACCO DA URLO Nella delusione finale, però, vanno anche sottolineate le cose buone fatte dall'Inter. E, pur riguardando esclusivamente la fase di attacco non sono poche. L'avvio di gara è stato eccezionale, così come quello del secondo tempo e la reazione dopo lo svantaggio. L'Inter ha creato tanto e fatto 4 gol a una squadra che ne aveva subito uno solo nelle prime 8 giornate, subendo pochissimo. A San Siro, invece, la fase difensiva della Juventus è parsa in totale affanno per larghi tratti della gara. E non è una cosa che si può dare per scontato. SCORRI SCHEDE>>> FASE DIFENSIVA DA INCUBO Gli errori individuali di De Vrij hanno pesato sulle prime 2 reti della Juventus, così come alcune scelte Dumfries, ma in generale non ha convinto l'atteggiamento di tutto il reparto arretrato. L'Inter non sembra avere la giusta voglia e concentrazione quando non ha la palla. Un problema di determinazione sottolineato da tutti nel post-partita e che si ripete con costanza da inizio stagione. Le partite con Roma e Young Boys avevano un po' illuso, ma questa squadra continua a concedere occasioni che l'anno scorso non si vedevano. Non bastano le assenze di Acerbi e Calhanoglu a giustificare quanto accaduto ieri. SCORRI SCHEDE>>> I CAMBI NON CONVINCONO Nelle brutte prestazioni difensive di ieri, quella di Pavard era parsa un delle più solide e di personalità. Per questo il suo cambio con Bisseck è parso poco convincente fin da subito. Il motivo è chiaramente il cartellino giallo rimediato dal francese poco prima, ma a conti fatti il gioco non è valso la candela. Il tedesco non è entrato con al giusta concentrazione e, in coppia con Dumfries, ha creato uno squilibrio nella difesa interista, messo sotto i riflettori dalla doppietta di Yildiz. In generale, anche altri cambi hanno convinto poco: Darmian dentro a sinistra e Thuram out al posto di uno spento Lautaro Martinez. Questa volta Inzaghi non ha saputo trarre il meglio dalla sua panchina. SCORRI SCHEDE>>> TROPPI BLACKOUT: UN PROBLEMA SERIO DA RISOLVERE Le ultime prestazioni sembravano aver rimesso l'Inter pienamente in careggiata e, per larghi tratti, la partita con la Juventus ha mostrato una squadra in grande salute e capace di dominare un avversario di alto livello con forza tecnico-tattica e personalità. Poi sono tornati i blackout. Se i primi due gol erano stati presto accantonati con una grande reazione, quanto accaduto nel secondo tempo ha riportato a galla tutti i problemi di questo inizio di stagione. C'è un problema di fase difensiva, certo, ma la questione primaria da risolvere sembra essere mentale. L'Inter non è compatta e cattiva per tutta la gara come nella scorsa annatta e tende a farsi sorprende con facilità. Mancanza motivazioni o altro? La risposta e la soluzione deve trovarle Inzaghi.

Cinque cose che abbiamo imparato da Inter-Juventus 4-4

L'analisi del pareggio di San Siro

Enrico Traini - Autore

Enrico Traini
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