Come annunciato nelle scorse ore, dal prossimo 1° gennaio il mondo del calcio potrebbe fare a meno dei benefici che negli ultimi anni ha prodotto il Decreto Crescita sui monte ingaggi. Il Governo, nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri sera, ha infatti deciso di eliminare tali agevolazioni fiscali per gli sportivi nella Finanziaria per il 2024.
Una manovra che, se approvata in Parlamento, avrà impatti negativi soprattutto sui grandi club italiani che portano in dote ingaggi considerevoli che a lordo superano in diversi casi le due cifre. Spostiamo il focus ad esempio in casa Inter, società che ha fatto parecchio affidamento ai benefici prodotti dal Decreto Crescita sugli stipendi dei calciatori prelevati dall’estero e rimasti in Italia per almeno due anni.
Nonostante si tratti di una situazione in divenire per la quale non si esclude l’introduzione di altre forme di agevolazione fiscale per i club sportivi, ad oggi l’Inter verrebbe colpita non solo per i potenziali acquisti dal 1° gennaio 2024 in avanti, ma anche per quelli già registrati la scorsa estate. Nel caso specifico, sono cinque i calciatori sui quali – secondo le previsioni – sarebbero stati applicati gli effetti del Decreto Crescita al termine del biennio in Italia: Yann Sommer, Benjamin Pavard, Yann Bisseck e Marcus Thuram.
Andiamo a vedere quanto l’Inter avrebbe dovuto corrispondere a loro ai quattro nerazzurri e quanto invece dovrà versare senza agevolazioni fiscali. Prima va però fatta una precisazione, ricordando che solamente su Thuram il club nerazzurro avrebbe approfittato degli sgravi sullo stipendio lordo sin dalla scorsa estate. Su tutti gli altri, essendo arrivati dopo il 2 luglio, gli effetti del decreto crescita sarebbero scattati dal 2024 e dunque solo per metà stagione.
Yann Sommer: 2,5 netti – 4,6 lordi (4 con Decreto Crescita)
Benjamin Pavard: 5 netti – 9,25 lordi (7,9 con Decreto Crescita)
Yann Bisseck: 0,8 netti – 1,48 lordi (1,26 con Decreto Crescita)
Marcus Thuram: 6 lordi – 11,1 netti (7,85 con Decreto Crescita)
Questi dati sono validi ovviamente per la singola stagione 2023/24, i cui effetti – qualora fossero rimasti in vigore gli sgravi fiscali del Decreto Crescita – sarebbero stati percepiti dall’Inter solamente al termine del loro primo biennio in Italia. Stando ai nostri calcoli, dunque, senza Decreto Crescita per questa singola stagione il monte ingaggi dell’Inter verrebbe incrementato da una somma pari a circa 5,43 milioni di euro.
Stando al prossimo bilancio del club nerazzurro, invece, tale manovra non avrà alcun impatto considerata la consuetudine dell’Inter a calcolare gli stipendi dei nuovi arrivati dall’estero – entro il biennio dal loro arrivo in Italia – senza alcun tipo di agevolazione fiscale, registrandone invece gli effetti positivi negli anni successivi.
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