No, Conte in conferenza non ha criticato la società (e non ha parlato male di Vidal)
Cosa ha detto veramente l'allenatore dell'InterNon chiamiamola neanche malafede, siamo garantisti, chiamiamola – al limite – informazione intrattenimentizia alla spasmodica ricerca dell’ultimo clic e dell’ultimo strillo: informazione, in altre parole, a servizio di lettori di titoli e votata anzitutto a vendere emozioni e reazioni. E in effetti, non pare esserci altra maniera per inquadrare una certa interpretazione che alcune testate online, nella giornata di oggi, hanno dato delle parole di Antonio Conte in conferenza stampa. Quali parole? Quelle su Arturo Vidal, per esempio: oppure quelle sugli episodi arbitrali, alla lettura delle quali – stando ad alcuni titoli apparsi nelle scorse ore su alcune homepage – sembrerebbe di intravedere, in filigrana, un Antonio Conte che sbattesse i pugni nella sala stampa di Appiano Gentile e che facesse tremare i muri e le finestre come qualche mese fa. Questa, almeno, l’impressione che il lettore che non avesse seguito la conferenza stampa avrebbe potuto trarre prendendo visione di certe versioni.
Parentesi: non c’è, qui, da mettersi a fare a tutti i costi le pagelline sulla titolistica altrui: c’è – piuttosto – da cercare di porre un confine alle possibili interpretazioni di quello che uno possa aver detto o non detto in una conferenza stampa. Primo esempio. Alcuni siti d’informazione sportiva, oggi, hanno sintetizzato così le parole di Conte su Arturo Vidal: “Vidal non è più quello che avevo alla Juve”, quasi che avesse detto: ne è la brutta copia, me lo sono fatto comprare e si è rivelato un pacco difettoso. “Non è più quello che avevo alla Juve”. Così avrebbe detto Conte. Ha detto invece Conte: “Ha raggiunto una maturazione importante. Ha avuto grandissime esperienze e da quando l’ho avuto io è cambiato molto. Prima era molto più offensivo, ora è più maturo e affidabile: posso chiedergli tutto. Ci ha portato tanto: personalità, esperienza, cattiveria”. Parole che, rispetto a quelle goffamente sintetizzate da qualche titolo, sembrerebbero avere tutt’un altro taglio.
E veniamo al secondo esempio, ossia la sintesi che le suddette testate – che tuttavia non menzioniamo – hanno operato rispetto alle parole di Conte sui torti arbitrali subiti dall’Inter, e cioè, sintesi: “Intervenga la società”, quasi in tono di sfida, quasi in tono di accusa, quasi come a Ferragosto. Le parole di Conte, però, anche in questo caso, sono state un attimo diverse. Leggiamole: “Credo che sia giusto fare delle valutazioni nelle sedi opportune e il club deve farsi sentire in determinate situazioni. Non credo sia giusto che sia sempre l’allenatore a esporsi: io mi concentro sui calciatori e sul gioco, poi il club nelle sedi opportune penserà al resto”. La domanda era come mai Conte non si sia più di tanto esposto pubblicamente nei confronti di certi episodi in queste settimane, e questa è stata la risposta. Una risposta, appunto: non una polemica, nemmeno nei toni. Se qualcuno non ci credesse, beh, si andasse a rivedere la conferenza stampa (è pubblica ed è disponibile su YouTube).
Si è trattato, in definitiva, di titoli di panna montata: titoli, cioè, funzionali a far trasparire della tensione anche laddove la tensione non ci fosse, tesi a creare emozioni da titolo e reazioni da social, anche a costo di venire smascherati – nei commenti – dagli utenti degli stessi social. Da quelli, almeno, che di Antonio Conte abbiano letto le dichiarazioni integrali o ne abbiano seguito la conferenza stampa. Per il resto, qui, abbiamo riportato le dichiarazioni integrali e le sintesi sbagliate – oggettivamente sbagliate – di alcuni giornali online: il lettore faccia le interpretazioni che ritiene, aspettando che aprano le edicole domani mattina: e in ogni caso – opinione nostra – l’interpretazione più vicina alla realtà è che no, Conte in conferenza stampa non ha parlato male di Vidal. E non ha criticato la dirigenza. Fine.
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