6 Aprile 2025

6 cose che (forse) NON hai visto in Parma-Inter

Le curiosità emerse dalla gara del Tardini

Dopo la vittoria nella gara d’andata a San Siro, non arriva una medesima soddisfazione all’Inter nel match di ritorno contro il Parma. Al Tardini i nerazzurri non vanno oltre un 2-2 che lascia molto amaro in bocca perché rischia di rendere più complicate le speranze nella corsa Scudetto.

Come di consueto su queste colonne, vi elenchiamo alcune curiosità nell’Inter che forse non tutti hanno notato di una gara che lascia qualche allarme in casa nerazzurra. Ecco quindi si seguito 6 cose che forse non tutti hanno notato in Parma-Inter della 31^ giornata di Serie A.

1) C’è stata una evidente ed enorme differenza di produzione di gioco tra il primo e il secondo tempo per l’Inter. Chivu a fine gara ha ammesso che Almqvist è andato spesso in difficoltà in fase difensiva e i nerazzurri ne hanno approfittato ma solo nella prima frazione, creando poi davvero poco nella ripresa e senza grande controllo del gioco.

2) Una curiosità che è emersa dopo il gol di Marcus Thuram (molto fortunoso) è stata la faccia molto stupita fatta da suo papà Lilian. Quello di ieri è stato il 14° gol in Serie A del numero 9 dell’Inter che ha stabilito così il suo record di gol in carriera in un campionato di Thuram. Non sono comunque mancate difficoltà nel gioco anche da parte sua soprattutto nella seconda metà di gara quando tutta l’Inter aveva bisogno di più dai suoi pochi leader rimasti in campo.

    3) Non ha funzionato l’esperimento con Calhanoglu mezzala e Asllani invece nella posizione di regista. Si tratta di un test che certamente non lascia esiti positivi e mette ancora più in difficoltà il centrocampista albanese in vista di una conferma per la prossima annata.

      4) Sono stati molto criticati anche Inzaghi e il suo secondo Farris (ieri in panchina) per quanto riguarda la gestione dei cambi e della partita. Dopo il primo gol del Parma, ieri l’Inter si è trovata in campo senza molti suoi leader (erano stati sostituti Bastoni, Dimarco, Lautaro e Calhanoglu). Farris nel postpartita ha spiegato che secondo lui i cambi non hanno influito ma qualche dubbio rimane.

        5) Nel finale di gara è entrato anche un centravanti di peso come Arnautovic per cercare il disperato gol del 2-3 ma non è arrivato nemmeno un cross per un attaccante che di testa ha segnato molto nel recente periodo e che era fresco, potendo magari sfruttare anche la stanchezza della retroguardia gialloblù.

        6) Un’ultima curiosità è quella legata ai due marcatori del Parma. Sia per Bernabé che per Ondrejka si è infatti trattato del primo gol in Serie A, una gioia indimenticabile per loro due ma un dato che fa ancora più male ai tifosi dell’Inter. Si tratta di una costanza nell’ultimo periodo dopo che anche Solet la scorsa settimana in Inter-Udinese aveva trovato la sua prima marcatura nel campionato italiano (seppur sia stata una rete molto meno pesante ai fini del risultato).

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          Autore:
          Federico De Milano

          Federico De Milano, classe 1998, si è appassionato al calcio e si è avvicinato all'Inter grazie alle giocate di Adriano, suo primo idolo d'infanzia. Laureato in Comunicazione e iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 2023, scrive su Passione Inter dal 2024 e segue con interesse la cronaca delle partite, delle competizioni nazionali e continentali; interessato anche al calciomercato.