7 cose che (forse) NON hai visto in Atalanta-Inter
Alcune curiosità dalla sfida di Bergamo

Scontro diretto valido per la 29a giornata di Serie A, al Gewiss Stadium l’Inter ha battuto nettamente l’Atalanta, con un 2-0 che non rispecchia del tutto il dominio nerazzurro, capace di vincere senza mai soffrire realmente.
Nel match di Gewiss Stadium, sono emerse 7 cose che probabilmente non tutti hanno visto e che andiamo subito a vedere con questa analisi di Atalanta-Inter.
1) La polemica di Gian Piero Gasperini nel post-partita per l’espulsione di Ederson è stata esagerata e fuoriluogo, dal momento che l’arbitro Massa ha semplicemente applicato il regolamento. Il tecnico ha mostrato grande nervosismo e probabilmente ha voluto sviare da quella che è stata la sua ottava sconfitta consecutiva contro l’Inter, arrivata anche in una sfida importante in chiave Scudetto.
2) L’aspetto chiave che ha permesso all’Inter di vincere al Gewiss Stadium è stato l’atteggiamento. L’Atalanta ha provato ad abbassare il baricentro nerazzurro con la pressione, ma i 3 centrocampisti hanno retto con qualità e gli inserimenti di Thuram in profondità hanno permesso di mandare in crisi la retroguardia bergamasca. Decisivi sono stati anche i calci piazzati, punto di forza della squadre di Inzaghi e tallone d’Achille di quella di Gasperini.
3) L’Inter ha annichilito l’attacco dell’Atalanta, il migliore del campionato insieme a quello nerazzurro. Sono arrivati sì 16 tiri verso la porta di Sommer, ma solo 3 nello specchio e praticamente tutti innocui. A testimoniare le difficoltà dei padroni di casa ci sono gli Expected Goals: 0,67 la squadra di Gasperini, contro i 2,45 della formazione interista.
4) Nell’ottima prestazione difensiva di squadra, a spiccare è stata la prova di Acerbi: 9 rinvii difensivi, 3 tiri respinti, 3 intercetti, 2 contrasti, 2 duelli a terra vinti su 2, 5 duelli aerei vinti su 5 e 88% passaggi riusciti su 63 palloni toccati. Acerbi ha annullato Retegui, capocannoniere della Serie A, e anche i cambi non gli hanno provocato fastidi. Ciliegina sulla torta, l’intervento capolavoro in scivolata su Samardzic.
5) Bisseck è subentrato al posto di un dolorante Dumfries e si è dovuto adattare al ruolo di esterno a tutta fascia. Una scelta dovuta probabilmente anche alla volontà di non voler spostare Pavard, mantenendo intatto il terzetto difensivo. Soluzione da riproporre? Inzaghi dopo la gara ha lasciato intendere come il tedesco sia forzato nel ruolo di quinto.
6) Carlos Augusto ha segnato il suo terzo gol stagionale, il secondo di testa. Un fondamentale nel quale sta diventando uno specialista e che lo differenzia da Dimarco, offrendo soluzioni più variegate all’Inter, che sui calci piazzati è una minacci costante.
7) L’Inter torna a vincere uno scontro diretto e lo fa in un momento importante, in una gara decisiva. Anche per la classifica avulsa: ora, in caso di arrivo a pari punti con Atalanta e Napoli, i nerazzurri sarebbero davanti a tutti, assicurandosi lo spareggio Scudetto.
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