Da Rafinha a Palombo: TOP e FLOP degli acquisti dell’Inter a gennaio

ACQUISTI INVERNALI DELL'INTER Domattina è finalmente atteso lo sbarco di Tajon Buchanan a Milano. L'esterno canadese sosterrà le visite mediche con l'Inter prima di firmare il nuovo contratto nerazzurro e sarà il primo acquisto della sessione invernale. Un colpo definito in poche settimane con il Bruges, piazzato da Ausilio e Marotta dopo l'intervento improvviso di Juan Cuadrado al tendine d'Achille. In attesa di scoprire da vicino le qualità del nuovo esterno interista, ripercorriamo la storia delle ultime sessioni invernali per valutare come sono andati gli innesti nerazzurri. TOP >>> TOP Mateo Kovacic - Arrivato dalla Dinamo Zagabria nel gennaio 2013 come giovanissimo talento. Non è all'Inter che ha fatto vedere le migliori cose in carriera, ma avendo vissuto delle stagioni complicate per il club nerazzurro il suo rendimento è stato sicuramente positivo. Danilo D'Ambrosio - E' entrato nella storia di questo club alzando trofei e non solo, dal suo approdo nel gennaio 2014. Tra i meriti più grandi, oltre alle grandi prestazioni messe in campo, gli va riconosciuto quello di aver saputo infondere allo spogliatoio un ritrovato interismo che per qualche anno era stato perduto. Danilo vecchio cuore nerazzurro! Marcelo Brozovic - Arrivato da meteora nel gennaio 2015, divenuto ad un certo punto flop, per lasciare da super top. Da quando Spalletti lo ha trasformato in regista davanti alla difesa è diventato uno dei calciatori più importanti sino all'addio della scorsa estate. Éder - Non un'esperienza entusiasmante con la maglia dell'Inter, ma il suo acquisto può comunque rientrare tra i top per il rapporto tra aspettative/rendimento. Rafinha - Difficile ritrovare negli ultimi anni un calciatore che abbia avuto un impatto migliore in soli sei mesi all'Inter. Protagonista della cavalcata che portò alla qualificazione Champions dei nerazzurri nel 2018 dopo tanti anni. Il più grande rammarico rimane non averlo potuto riscattare dal Barcellona, sia per i nerazzurri che per il brasiliano. Christian Eriksen - Acquisto gigante dei nerazzurri nel gennaio 2020, tra Covid e un ambientamento complicato nel gioco di Antonio Conte ha vissuto un primo anno da incubo. La crescita disarmante nella seconda parte di stagione nell'anno dello scudetto, poco dopo aver sfiorato l'addio, lo manda senza alcuna discussione tra i top. Come per Rafinha, un vero peccato non aver avuto la possibilità di trattenerlo più a lungo. Ashley Young - Vero e proprio scudiero di Antonio Conte. Approdato all'Inter anche lui nel 2020, ha messo lo zampino nello scudetto della stagione successiva. FLOP >>> FLOP Zdravko Kuzmanovic - E' vero, al suo arrivo nel gennaio 2013 non c'erano grandi aspettative, ma non può che rientrare nei flop acquisti invernali per aver vestito la maglia nerazzurra in 53 occasioni e non aver mai lasciato sensazioni positive. Hernanes - Troppo poco quanto fatto vedere all'Inter dal 'Profeta' dal suo arrivo nel mercato invernale del 2014. Il trasferimento successivo alla Juventus lo spedisce di diritto tra i flop. Podolski - Definizione perfetta di flop acquisto in una sessione di gennaio. Per fortuna il suo prestito dall'Arsenal nel gennaio 2015 è durato solo sei mesi. Peccato perché le aspettative - giustamente - erano alte nei suoi confronti. Shaqiri - Arrivato insieme a Podolski, anche lui si è rivelato una delusione clamorosa. Ma se il collega tedesco sbarcava in nerazzurro a fine carriera, lo svizzero era invece considerato un giovane talento che avrebbe potuto dare tanto ai colori nerazzurri. Roberto Gagliardini - L'Inter lo prese nel gennaio 2017 per una cifra importante, gonfiata da 4 mesi effettivamente sorprendenti con l'Atalanta. L'impatto in maglia nerazzurra eppure era stato davvero positivo e il centrocampista dava l'impressione di poter diventare un top nel calcio italiano. Aspettative decisamente non ripagate. Robin Gosens - Per l'investimento fatto dal club interista nel gennaio 2022 e per il livello che aveva mostrato all'Atalanta, non ha ripagato le aspettative nutrite al suo arrivo. Giusto investire su un profilo più giovane come Carlos Augusto, salutando il tedesco che a Milano non ha saputo incidere. METEORE >>> METEORE Angelo Palombo - In prestito all'Inter dal gennaio al giugno 2012, 3 sole presenze in uno dei peggiori momenti della storia recente dei nerazzurri. Ezequiel Schelotto - Dell'argentino, sbarcato a Milano nel gennaio 2013 per sei mesi, ricordiamo 'solamente' un gol nel derby. Una rete importante, non c'è dubbio, ma non sufficiente per spedirlo tra i top. Tommaso Rocchi - Meteora, ma tendente al top. L'Inter lo prese nel gennaio 2013 in piena crisi economica e di risultati, lui rispose con 3 reti in 13 presenze nei suoi ultimi sei mesi in Serie A a fine carriera. Abbiamo visto di peggio. Felipe - E chi se lo ricordava? Centrale brasiliano con una lunga militanza all'Udinese, all'Inter una brevissima parentesi di 6 mesi dal gennaio 2014 con sole 4 apparizioni. Trent Sainsbury - Verrà ricordato per essere stato il primo calciatore australiano nella storia nell'Inter e niente più. In nerazzurro da gennaio a giugno 2017. Lisandro Lopez - In maglia Inter per sei mesi dal gennaio 2018 per aiutare il reparto arretrato in emergenza di Luciano Spalletti. Di lui ricordiamo solamente l'amicizia fuori dal campo con Mauro Icardi. Cedric Soares - Benino, ma comunque meteora. Ha dato il suo modesto contributo alla seconda qualificazione dell'Inter in Champions League nel 2019. Victor Moses - Voluto fortemente da Antonio Conte nel gennaio 2020, tra infortuni e prestazioni non all'altezza non ha lasciato un buon ricordo. Felipe Caicedo - Praticamente sempre infortunato o fuori condizione, arrivato su richiesta di Simone Inzaghi nel gennaio 2022.

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Quante meteore tra le operazioni nerazzurre nel mercato invernale

ACQUISTI INVERNALI DELL’INTER

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Antonio Siragusano - Autore

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Antonio Siragusano
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