Analisi

Finalmente De Vrij è tornato: il leader difensivo non è più in difficoltà

La mancanza di uno Stefan De Vrij attento e sicuro deve essere stata sicuramente una delle preoccupazioni maggiori tra le tante che hanno tormentato nelle ultime settimane Antonio Conte. Il centrale infatti, l’unico perfettamente adatto alla difesa a 3 voluta dal tecnico, era sembrato appannato come tutti i compagni lungo l’avvio di stagione. Confuso e in difficoltà non sembrava più il leader del reparto che è sempre stato, ma uno dei tanti anelli deboli della retroguardia.

Il tentativo di Conte di variare il rodato 3-5-2 in un 3-4-1-2, per cercare di integrare Eriksen prima e per aumentare il peso offensivo poi, aveva messo in tremenda difficoltà tutta la difesa, De Vrij in primis. Il perno centrale infatti, per quanto bravissimo a leggere l’azione e a giocare d’anticipo, pecca di velocità e un assetto tanto squilibrato lo poneva sempre in situazioni di svantaggio numerico e, soprattutto di rapidità. E, ovviamente, giocare con il perenne spauracchio di venire preso in contropiede, il proprio tallone d’Achille, evidentemente inficiava parecchio anche dal punto di vista psicologico sul rendimento del calciatore.

Stefan de Vrij, Getty Images

Ora però, nelle ultime 3 vittorie consecutive dei nerazzurri coincise con il ritorno alle origini dello spartito, c’è tanto del suo zampino. De Vrij infatti non è più in affanno e col fiato corto, ma è tornato ai suoi livelli, dando fiducia a tutta la difesa e migliorando di riflesso le prestazioni dei suoi “scudieri”. Quando gira l’olandese infatti, tutti possono stare più tranquilli ed essere anche liberi di rischiare la giocata, sapendo che su di loro veglia un calciatore dall’intelligenza sopra la media e che guarda loro sempre le spalle.

Con il suo ritorno ad alti livelli, tutta la squadra in campo gira meglio, dato che ha nelle corde anche lanci lunghi e sventagliate precise che non di rado diventano azioni pericolose o addirittura pregevoli assist.  Sicuro, elegante e preciso, l’olandese ha ripreso il proprio ruolo da leader, un passo fondamentale verso la quadratura del cerchio che sinora era mancata.

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Pietro Magnani

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