Dieci anni dalla notte di Madrid: che fine ha fatto l’11 titolare di Bayern-Inter?
In occasione del decimo anniversario dalla vittoria della terza Champions League e del simbolico Triplete, andiamo a scoprire che fine hanno fatto gli eroi dell'undici iniziale sceso in campo quella seraAttacco
Due esterni d’attacco, un trequartista e una punta atomica che stese il Bayern con una doppietta. Pandev, Sneijder, Eto’o e Milito formavano il quartetto avanzato nerazzurro. Sacrificio sulle fasce, genio e sregolatezza ai limiti dell’area di rigore e freddezza all’interno. Un mix letale che contribuì a portare l’Inter in cima all’Europa.
Goran Pandev è un giocatore letteralmente infinito. A 37 anni milita ancora in Serie A, nel Genoa, ed è l’unico eroe della formazione titolare di Madrid assieme a Maicon ancora in attività. Due stagioni per lui all’Inter poi la cessione al Napoli nel 2012. Nel 2014 passa poi a titolo definitivo ai turchi del Galatasaray dove resta un anno soltanto prima di tornare in Italia, al Genoa, club in cui, appunto, milita ancora oggi.
Sulla fascia opposta, quella sinistra, c’era il Re Leone, Samuel Eto’o. Non servono tante parole per descrivere quello che è stato un giocatore che è riuscito a farsi amare a far impazzire San Siro come pochi altri in maglia nerazzurra. E il tabellino parla per lui: in due stagioni 102 presenze e 53 gol fatti. Dopo l’Inter, lasciata nel 2011, accetta l’offerta faraonica dei russi dell’Anzhi (20,5 milioni all’anno) dove rimane fino al 2013, quando passa agli inglesi del Chelsea ritrovando José Mourinho. Nel gennaio 2015 il ritorno in Italia, alla Sampdoria, che saluta a fine stagione per volare all’Antalyaspor. Il 30 gennaio 2018 trova l’accordo per la risoluzione del contratto con il club turco, e il giorno seguente firma il contratto con il Konyaspor. Il 14 agosto 2018 si trasferisce al Qatar Sports Club, squadra militante nella Qatar Stars League. Il 7 settembre 2019 annuncia il ritiro dal calcio giocato. Da luglio 2019 assieme a Didier Drogba diventa collaboratore del Presidente della Confederazione Calcistica Africana Ahmad Ahmad.
Per Wesley Sneijder, dopo il colpo di fulmine alla prima apparizione a San Siro nel derby dominato 4-0, l’addio è burrascoso. I rapporti con la società sono ai minimi termini quando sul finire della sessione invernale di mercato del 2013 passa al Galatasaray. Dopo 172 partite e 45 gol si svincola dal club turco per attriti con la dirigenza e l’8 agosto 2017 viene presentato dal Nizza dove ritrova Mario Balotelli, suo compagno di squadra all’Inter. Un’avventura decisamente deludente dato che dopo sole 8 presenze collezionate tra campionato, preliminari di Champions ed Europa League, il 7 gennaio 2018 firma un contratto di 18 mesi con i qatarioti dell’Al-Gharafa. Il 12 agosto 2019, all’età di 35 anni, annuncia il proprio ritiro dall’attività agonistica.
Arriviamo infine al Principe, colui che stese il Bayern Monaco con una doppietta diventando il Re di quella notte. Dopo l’addio del 2014, fa ritorno al Racing, contribuendo con diversi gol alla conquista del titolo nazionale. Alla fine del 2015 annuncia l’intenzione di proseguire la sua carriera per alcuni mesi, sino alla conclusione della Coppa Libertadores. Il 21 maggio 2016 disputa il suo ultimo incontro, segnando su rigore al Temperley nella partita vinta per 2-0. Il 12 novembre dello stesso anno disputa un’amichevole d’addio, organizzata dal Racing, alla quale prendono parte molti suoi ex compagni di squadra. Nel luglio 2017 rappresenta l’Inter come tour ambassador nella tournée cinese e a settembre a Buenos Aires nasce la “Fundaciòn Diego Milito” che si occuperà di diffondere lo sport fra i giovani. Il 17 dicembre diventa il nuovo segretario tecnico del Racing Club, ruolo che ricopre tutt’ora.
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