La difesa è Davvero il principale problema dell’Inter 2022/23?
Analizziamo cosa non sta andando in fase difensivaCon 11 reti incassate nelle prime sette giornate di campionato, l’Inter è riuscita a far peggio della passata stagione quando la squadra di Inzaghi allo stesso punto ne aveva subite 3 in meno. Dopo aver verificato i numeri in fase di possesso, certificando che l’avvio zoppicante di questo campionato non è certo dovuto alla pericolosità offensiva della squadra che rimane tra le più alte in Italia, analizziamo alcuni dati sulla fase difensiva di quest’anno.
Partendo dal baricentro medio dell’Inter in queste prime sette partite, si nota subito come la formazione nerazzurra – rispetto alle prime sette giornate della stagione 2021/22 – in fase di possesso abbia guadagnato oltre 2 metri in più: 57,03 la media di quest’anno contro il 54,49 dello scorso campionato, esponendosi dunque ad un rischio molto elevato di ripartenze avversarie con più campo da difendere alle spalle. A questo dato, infatti, va aggiunto che questa Inter ha un indice più alto di palloni persi a partita e più basso come duelli vinti.
Sebbene la difesa sia rimasta la stessa negli interpreti, l’Inter quest’anno ha avanzato il baricentro anche in fase di non possesso. Dal 45,27 della scorsa stagione Inzaghi ha alzato la linea difensiva di un paio di metri sino ad arrivare su una media di 47,84 a partita. Per le caratteristiche dei suoi centrali, dunque, un rischio che effettivamente l’allenatore in questo avvio di campionato ha pagato a caro prezzo. Solamente nel match contro l’Udinese, dunque con l’inserimento di Acerbi nei tre centrali, il baricentro è tornato ai livelli medi di un anno fa, ma con l’uscita dell’ex Lazio nel finale di partita sono comunque saltati tutti gli schemi, con i nerazzurri che tra primo e secondo tempo hanno alzato il baricentro di quasi 5 metri.