Due parole conclusive su Juventus-Inter 1-1
Ultime considerazioni su quanto visto in campo allo Stadium di Torino
Mettendo momentaneamente da parte le polemiche scaturita dal derby di Coppa Italia tra Juventus e Inter, cerchiamo di riaccendere il focus sull’attualità nerazzurra. Togliendo il caos dei minuti finali, chiudiamo l’analisi con quella che è stata la prestazione della formazione nerazzurra allo Stadium.
Una partita sicuramente poco spettacolare, nella quale ha senz’altro trionfato la tattica all’ennesima potenza dei due allenatori. Del resto contro una Juventus che concede ben poco ai suoi avversari, sarebbe stato complicato a prescindere riuscire ad impostare una gara prevalentemente d’attacco.
Per questa ragione, pur senza grandi novità ed esibizioni stilistiche, la squadra di Inzaghi ha mostrato un passo in avanti rispetto a quelle che erano state le ultime prestazioni. E lo ha fatto sul piano della concentrazione, con un atteggiamento simile sotto il piano disciplinare a quello dei bianconeri.
Ai punti ne è venuta fuori una partita equilibrata, nella quale l’Inter ancora una volta ha chiuso con il maggior possesso palla e qualche occasione di troppo sciupata sotto porta. Con un pizzico di fortuna, poi, il rigore trasformato da Lukaku che tiene apertissimo il discorso qualificazione e che può rilanciare anche il morale dello spogliatoio dopo le tre sconfitte di fila in campionato.
Ad una quasi ritrovata fase difensiva, però, dovrà corrispondere anche uno scossone da parte del reparto avanzato. Da oltre un mese, infatti, l’Inter non riesce a trovare il gol su azione. L’ultima rete era stata siglata da Lautaro Martinez il 5 marzo contro il Lecce, da lì in avanti solamente due marcature tra tutte le competizioni arrivate entrambe dal dischetto ad opera di Romelu Lukaku.
Quella di domani contro la Salernitana si presenta quindi come l’occasione migliore per ritrovare la via del successo in campionato, ma soprattutto per sbloccare un attacco che sembra essersi inceppato nei suoi interpreti migliori. Inzaghi questo lo sa e con molta probabilità – senza fare grossi calcoli – manderà in campo la miglior formazione possibile del momento.