Se la punizione di ieri sera abbia rappresentato la svolta psicologica dell’esperienza di Christian Eriksen all’Inter, il dato – per ora – è solo nella sua testa: per la verifica, ecco, occorrerà ripassare sabato prossimo, quando l’Inter ospiterà il Benevento. Nel frattempo, è passato un anno dal suo arrivo in nerazzurro: e un anno dopo, l’Inter pare essere intenzionata a ripartire (anche) da lui, anche per necessità imposta da un calciomercato drogato in negativo dalla devastante crisi da pandemia che sta spazzando via l’economia mondiale e quella del calcio.
Eppure, anche solo in questo mese di gennaio, Eriksen le sue opportunità per lasciare l’Inter le ha avute: una ricostruzione, per esempio, la offre Gianluca Di Marzio sul proprio sito, dove mette in fila almeno tre proposte ricevute dal club nerazzurro per il centrocampista danese. Mai vere offerte, mai discorsi caldi: semplicemente, offerte che sono esistite ma che erano destinate a esaurirsi come una fiamma senza ossigeno. In principio c’è stato il Tottenham, disposto a riprendersi Eriksen solo in prestito: opzione subito rifiutata dall’Inter (per ovvii motivi). Simil proposta quella presentata dal Leicester City: prestito oneroso a 4 milioni e con l’intero ingaggio pagato dalle Foxes; ma anche in questo caso è giunto il diniego della dirigenza nerazzurra, così come è stata denegata la (timida) ipotesi di scambio con Edin Dzeko tra Inter e Roma.
Morale: dopo innumerevoli voci di mercato e altrettante dichiarazioni al vetriolo – anche e soprattutto da parte dello stesso Giuseppe Marotta – si è arrivati al 26 (oggi 27) gennaio senza aver trovato una soluzione per Eriksen. Un problema, almeno, che è esistito sino al 97esimo minuto di un Inter-Milan di Coppa Italia; sino a un gol su punizione che potrebbe passare alla storia come la scintilla che abbia finalmente cambiato l’esperienza di Eriksen all’Inter; sino alle dichiarazioni di ieri di Antonio Conte nei suoi confronti: praticamente un elogio, dopo dodici mesi di incomprensioni e schermaglie, anche a distanza (vedi le interviste con la Nazionale danese). L’Inter ha trattenuto Eriksen perché è stata costretta, e forse il giocatore prenderà la palla al balzo, per metterla ancora sopra la barriera. Lo verificheremo a partire da sabato prossimo.
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