Euroderby, atto terzo: i due precedenti in Champions tra Inter e Milan
Nerazzurri e rossoneri si sono incontrati in semifinale nel 2003 e ai quarti nel 2005. Ecco come andò
2005: IL DERBY DEI FUMOGENI
Due anni dopo, l’Inter ha l’opportunità di prendersi la rivincita. Lo scenario è sempre prestigioso, anche se leggermente inferiore: si giocano i quarti di finale. In campo ci sono ancora due squadroni: Zanetti, Mihajlović, Stankovic, Cambiasso, Veron e Cruz, al servizio di Mancini, contro Maldini, Cafu, Pirlo, Kakà, Shevchenko e Crespo (passato all’altra sponda del naviglio, per poi tornare in quella nerazzurra qualche anno dopo), a disposizione di Ancelotti. L’andata si gioca di nuovo in casa dei rossoneri. Dida, infortunato nel 2003, replica quanto fatto da Abbiati nella sfida precedente: salva il Milan con un paio di miracoli. I tentativi di Mihajlovic, Veron e Cruz vengono disinnescati dal portiere brasiliano, in versione piglia-tutto. Il Diavolo, invece, è cinico e concreto. Da due palle inattive calciate da Pirlo nascono i gol rossoneri: il primo segnato da Stam, il secondo dal solito Shevchenko (non a caso è il miglior marcatore nella storia del derby della Madonnina). Il ritorno non verrà ricordato per la gara giocata, ma per i fumogeni lanciati sul terreno di gioco. Per quanto riguarda il lato sportivo, segna ancora il numero 7 ucraino, che porta in vantaggio i rossoneri. Ora è tostissima per l’Inter, che per passare dovrebbe segnare quattro reti. Una la realizza Cambiasso, ma viene annullata. Da lì parte il finimondo. Petardi, bottigliette e fumogeni in campo, uno di questi colpisce in testa Dida. La partita si ferma, è diventata ingiocabile. La Uefa assegna il 3-0 a tavolino ai rossoneri. E così, anche questa volta, il Milan elimina i nerazzurri e vola in semifinale.