Focus – Rebus esterno
La caccia ad un esterno destro d'alto livello è aperta: qual è il profilo più adatto alle esigenze nerazzurre? Scopriamolo insiemeEssere o non essere? M’ama o non m’ama? Joao Mario o Candreva? Gabriel Jesus o Berardi? Sono settimane piene di punti di domanda in casa Inter; i tifosi si interrogano, gli addetti ai lavori valutano: qual è il profilo più adatto alle esigenze dei nerazzurri per il ruolo di ala destra?
In principio fu Candreva: la stagione mandata in archivio e l’Europeo appena iniziato, spinsero prepotentemente la candidatura dell’esterno capitolino, considerato garanzia di rendimento assoluta, soprattutto alla luce delle ultime due stagioni con la maglia biancoceleste. Candreva piace a Mancini soprattutto per la grande quantità, necessaria nel suo ipotetico 4-2-3-1, unita alla arcinota qualità: lo stesso Antonio Conte, nella prima gara di Euro 2016 contro il Belgio, ha utilizzato il laziale come uomo di fascia nel collaudato 3-5-2 con risultati più che buoni. Candreva potrebbe in un certo senso essere lo specchio di Perisic: corsa, qualità e certezze in un ruolo dispendioso e meccanico. Di contro c’è il prezzo del giocatore, valutato dalla Lazio più di venti milioni, tantissimi alla luce dei quasi trent’anni e potenziale campanello d’allarme dopo la poco fortunata operazione Hernanes di poco tempo fa. La trattativa pare ancora aperta nonostante l’inserimento di Napoli e Chelsea, attratte, come i nerazzurri, dalle grandi qualità del tuttofare romano.
Restando sempre in Italia, ecco invece la suggestione Berardi: giovane, talentuoso, con numeri da grande giocatore ed interista, praticamente una candidatura, almeno sulla carta, rovente. Non ci si faccia ingannare dalla stagione senza infamia e senza lode appena conclusa: Berardi, nonostante un carattere a tratti fumantino, è ritenuto a reti unificate un giocatore dal sicuro avvenire, italiano (cosa gradita alla nuova proprietà) e con il physique du role per fare la differenza in maglia nerazzurra. Se a smorzare l’ipotesi Candreva è la carta d’identità, ad affievolire quella che porta al calabrese è l’ombra bianconera che segue con costanza l’evolversi della situazione dell’esterno destro, promesso sposo di casa Juve e destinato, così pare, proprio a quella maglia. L’Inter ci ha provato e non è escluso continui a farlo: Berardi piace e non poco e con tutte le difficoltà del caso continuerà a seguire le prestazioni del neroverde.
La terza ipotesi arriva invece dal Brasile e risponde al nome di Gabriel Jesus, talentuosissimo prospetto carioca accostato alle principali big europee, pronte a darsi battaglia per ottenere il suo cartellino. Jesus è un giocatore di grande qualità, considerato, almeno in patria, la next big thing del calcio sudamericano e da subito accostato a giocatori del calibro di Ronaldo. Lo stesso Luiz Nazario da Lima, assieme all’agente Branchini, lavorano nell’ombra per convincere il talento (prossimamente impegnato alle Olimpiadi in maglia verdeoro) a sposare la causa nerazzurra. Operazione, anche in questo caso, molto complessa: le attenzioni dei top club fanno lievitare il costo del cartellino gara dopo gara e, stando a quanto si dice in Brasile, la bagarre potrebbe ancora avanti per le lunghe. I nerazzurri, addirittura, sono disposti a lasciare il calciatore al Palmeiras fino a gennaio, mese in cui il Jesus potrebbe lasciare la casa madre senza abbandonare il proprio club in pieno Brasileirao. L’operazione Jesus è probabilmente la più quotata in casa Suning, sempre più attratta dall’idea di giocatori giovani ma particolarmente talentosi e dal sicuro avvenire. L’Inter continuerà a spingere con convinzione, provando ad affiancare a Jesus un giocatore più pronto e disponibile sin dall’inizio del campionato.
In questo caso, il prescelto potrebbe essere il portoghese Joao Mario, autentico jolly dello Sporting Lisbona impegnato in questo preciso momento nella finale di Euro 2016. Accostato ai nerazzurri nelle ultime ore, piace soprattutto per la grande attitudine all’assist (11 nell’ultima stagione in maglia biancoverde) e per la possibilità di giocare sia come esterno d’attacco che come mezzala in un centrocampo a tre. Le caratteristiche del lusitano permetterebbero all’Inter di passare, anche in corso d’opera, dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con relativa semplicità senza rinunciare a grande qualità in mediana. Stando alle ultime indiscrezioni, il benestare al passaggio in nerazzurro non sembra essere un problema: Joao Mario sembra convinto del progetto Inter e sposerebbe la causa nerazzurra con grande entusiasmo. Anche qui, andrebbe superato l’ostacolo economico: lo Sporting, come da prassi nel calcio portoghese, pretende qualcosa in meno di quanto previsto la clausola rescissoria presente sul cartellino del giocatore, quantificabile in circa sessanta milioni di euro, l’Inter può provarci con venticinque più bonus, meno di quanto preteso dai portoghesi ma comunque base importante per avviare una trattativa. Terminata la competizione continentale sarà tutto più chiaro: è il portoghese il nome giusto per l’esterno nerazzurro?
L’Inter, intanto, sfoglia la margherita, cosciente dell’importanza del ruolo e del giusto profilo, curiosamente coincidente con il primo ed atteso regalo di casa Suning: chi sarà il prescelto?