FOCUS – Chi sono quei quattro?
Pausa Nazionali. Ovvero: quando il calcio di club riposa, si risveglia il calciomercato. Le voci su eventuali trasferimenti sono un evergreen di tutto l’anno, ma quando la Serie A lascia spazio alle Nazionali, i giornali si riempiono di indiscrezioni su presunte trattative o contatti in vista della sessione più vicina. Tra il dire e il […]Pausa Nazionali. Ovvero: quando il calcio di club riposa, si risveglia il calciomercato. Le voci su eventuali trasferimenti sono un evergreen di tutto l’anno, ma quando la Serie A lascia spazio alle Nazionali, i giornali si riempiono di indiscrezioni su presunte trattative o contatti in vista della sessione più vicina. Tra il dire e il fare, in questo caso, ci sono di mezzo più di un mese di calcio giocato e la consueta coltre che separa la verità dalle soffiate: non ci è dato sapere cosa accadrà a gennaio, ma, nel frattempo, proviamo a fare chiarezza su alcuni nomi accostati all’Inter. Negli ultimi giorni, in fatti, sono stati indicati molti giocatori sudamericani come possibili rinforzi dei nerazzurri, ecco le caratteristiche dei quattro più interessanti.
Jorge Valdivia – Premessa doverosa: quando si parla del Mago, perchè Jorge Valdivia è El Mago, unico e indiscusso, bisogna tener conto che si sta parlando di un personaggio altamente mitologico e poetico. Ormai trentaduenne, irriducibile fantasista, “enganche” fino alla morte, questo straordinario giocatore non ritiene che i compromessi siano la migliore strada per vivere: caratterialmente eccentrico e incostante, trasporta questa sua sregolatezza anche in campo, dando vita al prototipo di trequartista sudamericano da amore a prima vista. Corsa? Roba per europei, il 10 della Nazionale Cilena non ama il sacrificio, ama valorizzarsi, e con il suo destro sa dipingere traiettorie di estrema bellezza e genialità. Vede calcio, anzi, vede fútbol dove gli altri non vedono nulla. Oggi El Mago, campione d’America in carica dopo una Copa da protagonista, fa i giochi di prestigio alla corte dell’Al-Wahda, negli Emirati Arabi Uniti, dove raccoglie i frutti del proprio sconfinato talento. Sa fare una sola cosa: essere sè stesso, e in un calcio europeo dove ha messo piede soltanto per una breve e deludente parentesi al Servette, non troverebbe terreno molto semplice, nonostante sia un calciatore estremamente unico ed entusiasmante. Solo per i romantici.
Wanderson Ferreira de Oliveira “Valdivia” – Dalle parti del Rio Grande do Sur, la regione meridionale del Brasile, la zona dei Gauchos, non hanno dubbi: O Verdadeiro Valdivia è quello che veste la maglia dell’Internacional. Questo slanciato fantasista classe ’94 ha caratteristiche (e mitologia) differenti rispetto al Mago, ma in patria lo hanno accostato al cileno per una presunta somiglianza. Due personaggi molto diversi, ma anche questo ragazzo merita molte attenzioni. Esterno sinistro avanzato del 4-2-2-2 del suo Internacional, Valdivia è dotato di un’ottima velocità di base, tecnica funambolica che gli consente dribbling letali e di un tiro molto efficace. La sua squadra si è spinta fino alle semifinali di Copa Libertadores anche grazie alla sua esplosione, ma il meglio deve ancora venire, se queste sono le premesse. Una bomba.
Jonathan Calleri – Jony ha 22 anni e gioca nel Boca Juniors, appena laureatosi campione d’Argentina. Qualsiasi piega prenderà la carriera di questo promettentissimo attaccante, la sua storia parte da un preciso istante: la sera di un Boca-Quilmes. Non di un Boca-Quilmes come tutti gli altri, perchè quella sera Carlos Alberto Tevez ritorna alla Bombonera con la maglia degli Xeneizes. I riflettori sono tutti per l’hombre del pueblo, ma questo giovane attaccante ex All Boys decide di rubare la scena a Carlitos segnando un sorprendente goal di rabona. Aldilà della prodezza, Calleri è un attaccante con caratteristiche veramente interessanti: grinta, rapidità, tecnica di base, fiuto sempre più fine e tendenza a muoversi e sacrificarsi su tutto il fronte offensivo. Peculiarità molto europee per questo ragazzo in forza al Boca Juniors.
Giovani Lo Celso – Meglio mettere in chiare la situzione fin da subito: chi scrive nutre un forte sentimento di paternità nei confronti di questo classe ’96 del Rosario Central. Veder esordire un giocatore in pieno anonimato, apprezzarne le caratteristiche fin dai primi tocchi e successivamente innamorarsene sono gli scenari classici a cui va incontro l’appassionato di calcio sudamericano. E con Lo Celso, il copione è stato questo. Il giovane ha esordito tra le fila del Canalla quest’anno e, tra coppa e campionato ha totalizzato 15 presenze e 3 assist. La sua carriera è ancora in fase embrionale e sicuramente dopo un anno da titolare tra le fila del Central avremo più indicazioni sulle sue effettive qualità, ma per ora le prime impressioni sono più che buone: Lo Celso è un trequartista di qualità e invenzione, che porta il pallone con grandissima tecnica, sa giocare in uno contro uno, ma soprattutto fa ciò che molti giocatori non fanno, ovvero usare il cervello. Il suo mancino pennella ottimi scorci di calcio e l’assist sembrerebbe essere la sua caratteristica principale. E’ il progetto di un grandissimo trequartista.