Archiviata la pratica Spezia e portato a sei il numero delle vittorie consecutive in campionato, è già tempo per l’Inter di tornare in campo e proseguire la rincorsa al Milan per la vetta della classifica. Ad attendere i nerazzurri ci sarà l’Hellas Verona, che, dopo un ottimo campionato da neopromossa, si sta nuovamente confermando come una delle realtà più interessanti del nostro calcio. In attesa del fischio d’inizio, ecco tutto quello che c’è da sapere sula squadra guidata da Ivan Juric.
LA SORPRESA DELLO SCORSO ANNO
La scorsa stagione l’Hellas Verona arrivava dalla Serie B con più dubbi che certezze. La stagione regolare era finita con un insipido quinto posto, e l’avventura ai playoff si era conclusa positivamente solo grazie alla rimonta effettuata nella gara di ritorno della finale con il Cittadella, che aveva vinto 2-0 l’andata salvo poi perdere per tre lunghezze nel ritorno. L’estate di avvicinamento alla Serie A era stata poi segnata dal cambio sulla panchina, con l’arrivo di Juric, e da un mercato frenetico che aveva portato nella città di Romeo e Giulietta una serie di giocatori dai nomi esotici e sconosciuti ai più.
Le premesse non erano quindi delle migliori, ma Juric attraverso il lavoro sul campo ha saputo ribaltare le attese e costruire una squadra in grado di stupire tutti. Nonostante le precedenti esperienze sfortunate in Serie A alla guida di Crotone e Genoa, il tecnico di formazione Gasperiniana ha insistito sui suoi suoi saldi principi di gioco, con una squadra impostata su una difesa a tre tutta intensità ed organizzazione. Un sistema di gioco che ha permesso di tirare fuori il massimo da tutti i giocatori in rosa, alcuni dei quali, come Kumbulla, Rrahmani e Amrabat, rivenduti poi sul mercato per cifre importanti, e di mettere in fila una serie di prestazioni che hanno permesso alla squadra di compiere una stagione al di sopra di tutte le aspettative.
La classifica è stata testimone di questi risultati: a differenza di quanto è la norma la Serie A, con la maggior parte delle squadre neopromosse non all’altezza del salto e già pronte a tornare in B dopo una sola stagione, il Verona non solo ha saputo confermarsi nella massima serie, ma è addirittura riuscita a finire la stagione sul lato sinistro della classifico, posizionandosi al nono posto dietro solamente alle sette big e al Sassuolo. Un risultato non da poco, che ha acceso i riflettori dei media sulla realtà gialloblu e che ha alzato di molto le aspettative in vista della nuova stagione.
COME STA ANDANDO LA NUOVA STAGIONE
Nonostante le nuove premesse, ora sì molto positive, la stagione 2020/2021 sembrava dover comunque cominciare con un certo alone di pessimismo intorno alla realtà scaligera. Non solo per le importanti cessioni arrivate sul mercato, ma anche per i numerosi infortuni a cui stavano andando incontro i giocatori gialloblu a pochi giorni dal via. Ancora una volta però sono arrivati dal campo buoni segnali, con risultati come i pareggi contro Roma e Juventus e la vittoria sull’Udinese. Con il progressivo recupero dei giocatori infortunati e con l’inserimento ottimale dei nuovi arrivi, il Verona ha quindi saputo affermare nuovamente il proprio valore e riconfermare quanto di buono visto lo scorso anno, allontanando i fantasmi di una possibile stagione in lotta per non retrocedere e confermandosi ancora una volta sul lato sinistro della classifica.
Al momento la squadra guidata da Juric è nona, con all’attivo alcune vittorie importanti come quelle contro Lazio e Atalanta (oltre ai pareggi contro Juventus e Milan), a cui fanno però da contraltare alcune prestazioni un po’ più sottotono come quelle della recente sconfitta contro la Sampdoria e quella contro il Parma ad ottobre. Il match contro l’Inter sarà un test importante per valutare fino a che punto possono spingersi i sogni dei tifosi gialloblu, con un’Europa per il momento assolutamente alla portata che rappresenterebbe un risultato per una piazza fino a poco tempo fa abituata a lottare sui campi di provincia della serie cadetta. Pur garantito che, qualora questo risultato non dovesse arrivare, confermarsi nella parte alta della classifica sarebbe già di per sé un esito vincente per una società che, con la programmazione e le idee, punta a diventare una realtà importante seguendo gli esempi recenti di club come Atalanta e Sassuolo.
COME GIOCA IL VERONA
Come detto in precedenza, il gioco di Juric si basa su principi tattici che rappresentano ormai veri e propri capisaldi della sua esperienza da allenatore. Innanzitutto il modulo, quel 3-4-2-1 che tanto ha dato all’Atalanta di Gasperini e che ora sta facendo lo stesso con lui, e in questo senso va dato atto anche al d.s. D’Amico del grande lavoro fatto in sede di mercato. E poi la predisposizione irrinunciabile per le marcature individuali su tutti gli avversari e la pressione alta volta a ostacolare la manovra avversaria e recuperare il pallone nella metà campo offensiva, in modo da innescare un attacco fatto di verticalizzazioni rapide e sfondamenti sulle fasce volte a creare le occasioni necessarie per segnare.
Un gioco così dispendioso richiede ai giocatori grande applicazione e spirito di sacrificio, e in questo senso i meriti del tecnico croato sono innegabili. Ma non solo: aldilà dei principi cardine fin qui elencati, Juric ha anche dimostrato di saper adattare la propria strategia alla perfezione in base agli avversari del momento, ora cambiando l’undici titolare in base alle caratteristiche degli avversari ora affidando ad alcuni giocatori compiti specifici e pensati ad hoc per la partita in corso. In questa stagione, ad esempio, ha fatto scalpore al’utilizzo del centrocampista Tameze da falso nove nella vittoria contro la Lazio, e non è da escludere che anche contro l’Inter non si possa assistere a una scelto di questo tipo. In questo senso, Hellas Verona-Inter sarà anche una sfida tra due modi molto diversi di interpretare un modulo con la difesa a tre, e se l’anno scorso gli scontri diretti hanno sorriso all’Inter (2-1 a San Siro all’andata e 2-2 al ritorno), non è detto che quest’anno le cose non possano andare diversamente.
I GIOCATORI CHIAVE
Il primo tra i giocatori gialloblu su cui tenere gli occhi puntati è sicuramente Mattia Zaccagni, trequartista completo e in grado di fornire un contributo imprescindibile sia in fase di non possesso che in termini di produzione offensiva. Le ottime prestazioni messe in mostra (condite da tre gol e due assist) gli sono valse la sua prima convocazione in Nazionale e un posto di diritto tra i giocatori più in forma del campionato. In termini offensivi rappresenta poi un importante valore aggiunto anche Antonin Barak, giocatore di grande tecnica in grado di giocare sia da seconda punta che nella coppia di centrocampisti a seconda delle necessità.
Non si può non citare poi la coppia di esterni formata da Lazovic e Faraoni, confermatisi tra i giocatori più importanti della squadra dopo le ottime prestazioni della scorsa stagione. Quanto alla difesa meritano una menzione Silvestri, anche quest’anno tra i portieri più in forma del campionato, e Lovato, difensore classe 2000 che ha debuttato tra i professionisti a inizio stagione e che a suon di prestazioni si è meritato un posto sicuro tra le rivelazioni dell’anno.
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