Davide Frattesi è sicuramente uno dei giovani talenti più interessanti dell’attuale panorama calcistico italiano, specie per quanto riguarda il centrocampo. Il 22 enne in forza al Sassuolo ha ampiamente dimostrato il proprio valore in questo avvio di stagione in Emilia e in quella passata al Monza. Dinamico, forte fisicamente, tenace e dotato di una spiccata personalità, Frattesi, con i dovuti paragoni, sembra somigliare parecchio ad un prototipo di Nicolò Barella 2.0, con dalla sua anche una buonissima vena realizzativa.
Nella passata stagione al Monza infatti, dove l’Inter aveva già iniziato a seguirlo con interesse, Frattesi ha infatti messo a segno ben 8 goal e 2 assist, mentre finora, nella stagione d’esordio nella massima serie, sono già 3 i centri in sole 13 presenze. Un prospetto di sicuro affidamento quindi, su cui Marotta vuole muoversi con largo anticipo, e che sta già suscitando l’interesse delle altre big di Serie A. Per ora, anche se è inevitabilmente destinato a salire, il suo cartellino è ancora piuttosto abbordabile, intorno ai 10 milioni di euro. Si sa però che il Sassuolo, come l’Atalanta, è bottega molto cara per i propri giovani talenti, ma l’amicizia tra Carnevali e Marotta, già in contatto per Raspadori, potrebbe aiutare. Di certo aspettare la scadenza di contratto per accaparrarselo a zero è un’ipotesi da escludere: scade infatti nel 2025.
Ma vediamo nel dettaglio chi è veramente Davide Frattesi. Il ragazzo è un classe ’99 (22 settembre) e ha da poco compiuto 22 anni. Prodotto del vivaio della Roma, è passato poi nel 2017/2018 al Sassuolo, che lo ha mandato in Serie B, giovanissimo, a farsi le ossa, prima all’Ascoli e poi all‘Empoli e al Monza. Ed è proprio con i toscani ed i brianzoli che Frattesi è esploso, mostrando tutto il proprio repertorio di corsa e grinta e imbellendolo con 13 goal e 6 assist in 82 partite complessive. Pur essendo stato impiegato raramente da trequartista (con buoni risultati) e da mezzala, Frattesi è principalmente un centrocampista centrale. Un regista moderno, incursore, che tesse il gioco senza lanci illuminanti alla Pirlo, ma che può garantire strappi e inserimenti “spacca partite”. Non lento e compassato, ma rapido di gamba e di mente, quasi febbrile, ricco di “fosforo”. Non un Brozovic quindi, ma, come già detto, una versione leggermente meno dinamica e più ragionata di Barella.
L’impressione è che l’Inter, a prescindere dal buon esito del rinnovo di Brozovic o meno, voglia cautelarsi proprio nel ruolo del croato. Anche se, come si spera, il numero 77 dovesse rimanere nerazzurro infatti, in rosa non c’è nessuno che possa sostituirlo adeguatamente. Una squalifica, un infortunio o il suo eventuale addio aprirebbero una voragine tecnica enorme nel centrocampo dell’Inter, che non ha registi puri che possano rilevarlo. Inzaghi ha provato più volte Barella nel ruolo di playmaker, ma non è certamente il suo ruolo ideale, così come Sensi non può dare le giuste garanzie di tenuta dal punto di vista fisico.
Ecco perché Frattesi è uno degli obbiettivi primari nerazzurri. Se Brozovic dovesse restare crescerebbe sotto l’ala protettiva di uno dei centrocampisti migliori d’Europa nel ruolo. Altrimenti sarebbe chiamato immediatamente al grande salto e a prendersi il palcoscenico in prima persona. Quel che è certo è che, numeri alla mano, il futuro è tutto dalla parte del giovane neroverde.
Le ultime sulle scelte dei due allenatori
Il pagellone del centrocampo nerazzurro
Il centrale via a fine stagione
Il calciatore prova a strappare un contratto importante
Tutte le occasioni di mercato dell'estate 2025
Il nostro ultimo approfondimento