Analisi

Chi è Zanotti, il nuovo “trattore” nerazzurro che ha stregato Inzaghi

Mattia Zanotti è il nome nuovo dell’Inter di Inzaghi. Aggregato alla prima squadra da diversi mesi, il giovane esterno ha messo in luce qualità importanti, tanto da guadagnarsi anche l’ingresso in campo nel finale di gara di Inter-Lecce, scavalcando quindi nelle gerarchie anche Bellanova.

Ma chi è veramente Zanotti? Che tipo di giocatore è? E perché l’Inter potrebbe investire su di lui per il futuro? Scopriamolo insieme.

Zanotti è esploso nella Primavera nerazzurra sotto la guida di Armando Madonna e Chivu. Cresciuto con il mito del capitano Javier Zanetti, è, come l’ex numero 4 nerazzurro, stato soprannominato dai compagni “Tractor”. Arrivato all’Inter nel 2017 ha subito mostrato di essere un calciatore che getta il cuore oltre l’ostacolo, che fa dell’impegno e dell’allenamento continuo il proprio punto di forza. Non straordinario tecnicamente, sopperisce con una gamba inesauribile come quella del suo idolo di gioventù.

Sempre pronto a spingere e rientrare, è uno stantuffo dai 7polmoni, l’ideale proprio per il gioco di Inzaghi, che ha bisogno di esterni di grandissima corsa per coprire tutta la fascia. E proprio per questo, a differenza di altri pezzi pregiati della Primavera come Casadei, è stato trattenuto a Milano, aggregandolo in pianta stabile alla prima squadra.

L’Inter ha le idee ben chiare sul ragazzo e vuole farlo diventare un punto fermo del futuro, tanto da aver rifiutato diverse proposte per il suo cartellino, anche importanti come quella dell’AZ Alkmaar. A prescindere da chi sarà il prossimo allenatore della squadra quindi, il ragazzo sembra blindato: il suo impegno, la sua tenacia e, cosa che non guasta, il suo animo da interista, lo rendono un patrimonio da valorizzare.

Con la Primavera Zanotti vanta 45 presenze, un goal e 4 assist. Non certo un giocatore d’assalto all’area avversaria quindi, ma che fa della sua inesauribile quantità un punto di forza notevole. Quando i compagni sono in difficoltà le sue sgroppate proprio “alla Zanetti” riescono a far guadagnare campo alla squadra, portando spesso anche a conclusioni pericolose. Una gemma sicuramente ancora molto da sgrezzare, ma che con la sua voglia di fare può togliersi soddisfazioni importanti.

Pietro Magnani

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