Il dicembre nerazzurro tra gioie e dolori: dalle complicate trasferte all’exploit contro il Napoli. Rammarico Champions
Ambizioni e speranze nerazzurre passavano tutte da questo mese. Un finale scoppiettante che tra scontri diretti in campionato e il finale contorto di uno dei giorni di Champions più difficili di sempre non poteva non stimolare le fantasie del tifoso interistaFinisce l’anno 2018, ma anche il mese di dicembre: come ogni mese ripercorriamo le partite giocate dai nerazzurri negli ultimi 31 giorni, a partire dall’ostica trasferta di Roma contro i giallorossi.
Un periodo di fuoco che doveva misurare il vero valore della squadra di Spalletti. Dopo un tour de force davvero arduo Icardi e compagni ne escono a testa alta: la prestazione c’è stata in quasi tutte le partite, comprese quelle sui campi più ostici come lo Juventus Stadium. Unica, vera pecca: il pareggio interno con il Psv Eindhoven che vanifica un cammino europeo eccellente.
ROMA, 2 – 2: contro una Roma decimata, l’Inter, ritorna all’Olimpico dopo la bella e convincente prestazione ai danni della Lazio. Questa volta però meglio i padroni di casa che riacciuffano i nerazzurri per tutte e due le volte che si sono portati in vantaggio. Keita non sbaglia a quasi porta vuota dopo un preciso cross di D’Ambrosio e Icardi, su corner, svetta più in alto delle torri romane. Una super prestazione dell’ex baby Zaniolo che si va ad aggiungere ai gol di Under e Kolarov (su rigore) sanciscono il pareggio che, in termini di classifica, serve poco per entrambe.
JUVENTUS 1 – 0, sconfitta: arriva il Derby d’Italia e con sé tutte le aspettative che nerazzurri e bianconeri si trascinano da inizio stagione. Miranda e Skriniar alla prova Cristiano Ronaldo, Icardi invece contro l’osso duro Chiellini. L’Inter prevale nel primo tempo e crea le due occasioni da gol più significative del match che Gagliardini prima (palo) e Politano poi, sprecano. La Juventus avanza, alza pressing e ritmo e riesce a portarsi avanti con Mandzukic che, di testa, sbuca dietro un distratto Asamoah. Gol che sancirà la vittoria bianconera capace di portarsi a ben 14 punti dai nerazzurri fermi al terzo posto.
PSV 1 – 1: difficile prevedere epilogo peggiore. L’Inter crea tanto ma si ritrova a fare i conti con le tante assenze e la serata horror di Asamoah che regala il gol agli avversari. I nerazzurri, stanchi e con poche idee, agguantano il pareggio (Icardi) che però non basta a qualificarsi: a Barcellona infatti, gli Spurs, pareggiano nei minuti finali concludendo un girone di ferro a pari punti con l’Inter ma con il vantaggio del gol fuori casa nello scontro diretto.
UDINESE 1 – 0, vittoria: una scucchiaiata su rigore di Mauro Icardi basta e avanza per portare a casa i primi tre punti del mese e lanciare un segnale importante alle inseguitrici. L’Inter crea tanto ma sembra incapace di finalizzare: i tiri smorzati di Borja Valero, Joao Mario e Keita non impensieriscono il portiere friulano.
Bisogna attendere l’intervento della Var per far esplodere San Siro alla prima di Marotta in nerazzurro.
CHIEVO VERONA 1 – 1: ‘’la dura legge del gol’’ colpisce l’Inter che crea almeno tre chiare occasioni da gol ma non un’impeccabile Icardi che, questa volta, centra il portiere e rimane a bocca asciutta. Una partita dal risultato scontato vista la classifica che si trasforma in un’occasione persa: il Chievo non demorde, trova spazio e coraggio e trova il pareggio all’ultimo minuto con Pellissier che ‘scavetta’ su Handanovic.
NAPOLI 1 – 0, vittoria: gli ultimi secondi di gioco si tramutano da fatali a impresa. Spalletti disegna, grazie ai cambi, l’azione che porta al gol vittoria nerazzurro: cross di Keita, velo di Vecino e gol del “toro” Martinez. L’Inter accorcia sul Napoli giocando una gara al di sopra delle aspettative con un Asamoah formato Handanovic che sulla linea di fondo tiene a galla i suoi. Colorito anche il post partita tra cori discriminatori, ululati razzisti e scontri tra ultrà.
EMPOLI 0 – 1, vittoria: all’Inter basta il risveglio nel secondo tempo di Keita per strappare i tre punti in un Castellani privo dei supporters nerazzurri. Primo tempo blando, forse fin troppo. Spalletti alza le offensive proponendo il quartetto Politano-Martinez-Icardi-Keita ed è proprio quest’ultimo che sfrutta un cross di Vrsaljko per timbrare il meritato e definitivo vantaggio. L’Inter chiude nei migliori dei modi il proprio anno solare in une mese complicato sia dentro che fuori dal campo.