Le ennesime dichiarazioni di Massimiliano Allegri sull’Inter stanno facendo gongolare, e non poco, i tifosi juventini. Legittimo, perché si sentono rappresentati dal proprio allenatore che non lesina impliciti messaggi di sfida ai loro rivali più grandi.
Cominciamo col dire una cosa: togliamoci per un attimo i panni da tifosi interisti. La mossa dialettica del tecnico toscano è stata sicuramente pensata e da un punto di vista retorico non è niente male. Si inserisce in una strategia comunicativa perseguita ormai da mesi e cavalca il sentimento del popolo bianconero. E non è neppure un’accusa vera e propria, visto che Allegri si può nascondere dietro l’innocente proverbio. Se però svestiamo anche i panni dell’innocenza e ci rimettiamo per un attimo quelli da interisti, l’aspetto distonico è che la predica arrivi dal pulpito peggiore possibile.
La sensazione forte è che il duello fra Inter e Juventus per lo scudetto sia destinato ad andare avanti fino a maggio. La certezza, invece, è che fino a quando le due squadre saranno in lotta, il copione che ieri sera si è arricchito dell’ennesimo capitolo non avrà fine. Il botta e risposta sarà sistematico e infinito. Quello che vogliamo proporre, però, è un invito al mondo Inter e anche a quei tifosi che stanno cadendo nella trappola. Come? Snervandosi eccessivamente per le parole di Allegri e prendendolo sul serio.
Fino a questo momento, la strategia comunicativa dell’Inter è stata chiara. Se da una parte c’è Allegri che in ogni conferenza stampa parla dei nerazzurri, dall’altra Simone Inzaghi si guarda bene dal rispondergli e dal nominare la Juventus, se non per annoverarla fra le candidate forti allo scudetto.
Chi sta rappresentando di più i nerazzurri in questa lotta verbale è invece Giuseppe Marotta, che insieme a Francesco Acerbi ha riportato un po’ di sana realtà in questo mondo sempre più distorto e paradossale, nel quale la Juventus è povera cenerentola che vincendo lo scudetto farebbe un autentico miracolo. L’amministratore delegato gioca allo stesso gioco di Allegri, esasperando i concetti e definendo addirittura la Juventus “favorita” per il titolo, in virtù del vantaggio (enorme) di non giocare le coppe. Il difensore, invece, ha snocciolato qualche numero per ricordare a tutti come la squadra della famiglia Elkann rimanga quella che, oltre ad avere il monte ingaggi più alto della Serie A, ha speso di più in Italia negli ultimi anni per distacco.
E veniamo alle due cose:
La conferma dopo gli esami strumentali
Il retroscena dagli spogliatoi prima di tornare in campo per il secondo tempo
Le possibili scelte dei due allenatori
Si sta per accendere la trattativa
Tutte le informazioni utili per seguire il match
Le pagelle dei quotidiani