L’Inter risente evidentemente di una preparazione fisica impostata da Inzaghi per essere al top della condizione nei momenti cruciali della stagione. I nerazzurri, che comunque hanno mostrato – soprattutto contro il Lecce – la consueta fluidità di manovra, sono ancora lontani dalla forma migliore a livello fisico e atletico. I nerazzurri hanno steccato l’esordio a Marassi pareggiando 2-2 contro il Genoa, ma si sono prontamente rialzati con l’autoritaria vittoria interna sui salentini (2-0).
L’Atalanta è partita a mille, mostrando la versione che conosciamo da anni: subito uno 0-4 senza appelli sul campo del Lecce alla prima giornata. Nella seconda gara, tuttavia, è andata incontro a un inopinato stop sul campo del Torino, che l’ha battuta 2-1. L’assetto di Gasperini sta gradualmente prendendo forma dopo i numerosi avvicendamenti che ogni estate caratterizzano i bergamaschi.
In queste prime uscite, i bergamaschi si stanno ancora adattando alle assenze di Koopmeiners e Scamacca, lo scorso anno autentici perni del loro assetto. Fino a questo momento, hanno comunque confermato alcune caratteristiche consuete: aggressività e fisicità. Da sottolineare, inoltre, l’ottimo impatto di Mateo Retegui, già a quota 3 gol in 2 partite: la soluzione del cross dall’esterno per propiziare il gran colpo di testa del centravanti ex Genoa è stata già utilizzata più volte – e con successo – dalla squadra di Gasperini. Tuttavia, Retegui può essere un avversario ideale per Francesco Acerbi, il quale tende ad andare in difficoltà contro attaccanti rapidi ma è capace di reggere alla grande nel corpo a corpo, sua specialità da sempre.
Da segnalare, inoltre, che la presenza di Retegui sta facilitando anche i compiti ad altri calciatori. Su tutti Charles De Ketelaere, liberandogli più spazi, tant’è che il belga è l’uomo che crea più occasioni pericolose fra gli orobici. Discorso simile può essere fatto per Mario Pasalic e i suoi inserimenti, ma anche per il tiro da fuori di Lazar Samardzic. Occhio, quindi, a non farsi attirare dai movimenti di Retegui.
In fase difensiva, l’Atalanta si schiera con un 3-5-2 che è però contraddistinto dalla densità creata con i tre difensori e i due centrocampisti centrali, mentre gli esterni si defilano. Sarà fondamentale, dunque, allargare il gioco sui quinti, i quali potrebbero rappresentare una vera e propria chiave per vincere la partita. La squadra di Gasperini, infatti, sta dimostrando di soffrire gli inserimenti degli esterni avversari fra il centrale e il terzo di difesa, per cui sarà cruciale la capacità di attaccare gli spazi tanto di Matteo Darmian che di Federico Dimarco, ma lo stesso vale anche per Denzel Dumfries e Carlos Augusto nel secondo tempo.
L’Atalanta, inoltre, sta forse esasperando la tendenza a difendere molto alta, tanto da aver concesso ben 21 tiri al Lecce nella prima giornata. Plausibile che cambino atteggiamento per sfidare l’Inter, ma riuscire a recuperare palla e verticalizzare subito potrà rivelarsi fondamentale, vista anche la predisposizione bergamasca a creare parità numerica anche in fase offensiva, sbilanciandosi. Per questo, risulteranno decisive le verticalizzazioni dei centrocampisti nerazzurri – su tutti Henrikh Mkhitaryan – e la corsa in profondità di Marcus Thuram, che può mandare in crisi sia De Roon, sia Ruggeri, sia Godfrey.
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