Cinque motivi per cui è il momento più importante della stagione
Da vivere insieme
FANTASMI DA ANNIENTARE
Diciamocela tutta. La guardi razionalmente e vedi le differenze, ma poi c’è quel retropensiero che ti perseguita e non ti lascia in pace: la stagione 2023-24 come quella 2021-22, con lo stesso epilogo. Il destino ci ha messo del suo, come dimostra l’autunno sfavillante dell’Inter e poi lo stop a gennaio, l’asterisco, il sorpasso avversario e il “potenzialmente primi“.
Se guardiamo l’altro lato della medaglia, però, questa può rappresentare un’altra grande motivazione per i giocatori che c’erano, per Inzaghi e per tutti noi, che come loro (e forse più di loro) c’eravamo e abbiamo sofferto. Non ripetere gli errori del passato, anzi attingere dagli stessi per farne un insegnamento decisivo nella strada verso la gloria: così deve pensarla l’Inter. I nerazzurri non possono e non devono rallentare, ma soprattutto questa volta devono vincerlo, quel recupero del 28 febbraio.
L’Inter non deve crogiolarsi con la gara da recuperare e nemmeno con la bellezza che ha mostrato nei mesi passati. Non deve farsi divorare dalla frustrazione derivante dal fatto che, in una situazione normale, con 51 punti in 20 giornate sei lì a goderti un primato incontrastato. E non deve permettere alla pressione inevitabile di prendere il sopravvento. In questa serie di “non deve” entra per diritto il tema Massimiliano Allegri: batterlo sul campo sarebbe il modo migliore di mandare al manicomio chi prova, con strategie spicciole e facilmente leggibili, chi è convinto di portarci te.