A proposito di fantasmi che riecheggiano dal passato, su Simone Inzaghi pesa inevitabilmente l’epilogo di due stagioni fa. Il mondo nerazzurro vede quel tricolore al Milan come una macchia nel percorso nerazzurro del tecnico piacentino. Ebbene, adesso ha la possibilità di entrare definitivamente nella storia dell’Inter prendendosi non solo lo storico tricolore della seconda stella, ma facendolo contro i nemici di sempre. Siamo sicuri che, in quel caso, scomparirebbero o quasi dalle memorie i vari Giroud, Pioli e Radu. E ci ricorderemmo di Lautaro, Thuram, Calhanoglu e di una stagione indimenticabile.
Per farlo, però, Inzaghi deve battere anche il passato personale. Nella sua carriera c’è una costante: nel girone di ritorno è sempre andato peggio (in alcuni casi molto peggio) rispetto al girone d’andata. Il mese che pesa di più storicamente è febbraio, sia con l’Inter che con la Lazio: la media punti scende drasticamente. I nerazzurri non possono permettersi niente del genere quest’anno. Molti dicono che il campionato di due anni fa sia stato perso per colpa di Radu, ma forse guardano il dito e non la luna: quei 7 punti in 7 partite tra febbraio e marzo gridano vendetta.
Simone Inzaghi dovrà imparare dagli errori, trovando chiavi per vincere partite anche quando la forma e le energie, con tanti impegni così dispendiosi dal punto di vista fisico e mentale, inevitabilmente non saranno al top.
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